Accampamenti abusivi di clandestini anche nel parco dell’Appia Antica

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I clandestini continuano a sbarcare, ma il Viminale dice che non c’è alcuna emergenza. I positivi al contagio aumetano, ma la colpa è di chi va in discoteca. E a Roma gli accampamenti abusivi continuano ad aumentare. Dalla stazione Termini a Tiburtina, da San Lorenzo all’università, dai giardini di piazza del Popolo ai vari parchi pubblici in città. Adesso sono arrivati persino nel parco regionale dell’Appia Antica, tra i patrimoni più preziosi di Roma. Ma è evidente che questi disperati quando giungon oin Italia portati dalle ong, non sanno dove andare e cosa fare. E non potrebbe essere altrimenti. Allora si accampano dove trovano.

I clandestini accendevano fuochi e lasciavano rifiuti

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Tor Carbone, diretto da Moreno Fernandez, con l’ausilio degli agenti della Polizia Ferroviaria, hanno ultimato le operazioni di sgombero dell’area limitrofa al binario morto posto nei pressi del civico 16 di via Appia Antica. L’intervento si è reso necessario sia per il ripristino della sicurezza dei trasporti sulla linea ferroviaria e sia per la salute dei cittadini poiché gli occupanti erano soliti accendere fuochi e abbandonare rifiuti di ogni genere. La presenza di persone nell’area era già rilevata dai poliziotti durante il monitoraggio del Parco della Caffarella e delle aree limitrofe. E non è la prima volta che accade.

Sgomberati dalla polizia. Ma perché non li rimpatriano?

Inoltre era stata segnalata anche da numerosi cittadini sia mediante esposti che attraverso i social network, già attivi da tempo con il gruppo FB ”Caffarella No Roghi Tossici”, ha consentito di contrastare il fenomeno dei roghi tossici all’interno dell’area. Nel corso delle operazioni, sono stati denunciati in stato di libertà per indebita occupazione dell’area e inosservanza delle attuali leggi sull’immigrazione n. 6 cittadini di origini africane. Ovviamente tutti senza fissa dimora ed irregolari sul territorio nazionale, di età compresa tra i 40 e i 60 anni di età e 4 dei quali tossicodipendenti. Messa in sicurezza l’area è stata parzialmente bonificata visto l’ingente quantitativo di materiale accumulato. La bonifica terminerà lunedì. Perché non li rimpatriano?