Ama, Multiservizi e rifiuti. Anche la UIL boccia la Raggi e minaccia lo stop

Sui tre grandi nodi non risolto della città di Roma è intervenuta anche la UIL. Con una lunga lettera aperta, diretta proprio alla sindaca Raggi. Che il sindacato richiama alle proprie responsabilità. E alla quale ricorda le trippe cose non realizzate. Dopo oltre quattro anni di mandato. Ovviamente con un taglio che prende prima di tutto in considerazione i diritti dei lavoratori. In questo caso di alcune tra le maggiori aziende alle dirette dipendenze del Campidoglio. Parliamo infatti di Ama e Multiservizi. E cioè del trattamento dei rifiuti. Una galassia che occupa quasi 8 mila dipendenti. Più o meno gli abitanti di una cittadina di provincia.  Lavoratori però che secondo la UIL sono stati abbandonati. Non tutelati e non valorizzati rispetto all’importante lavoro che hanno svolto in questi anni difficili. A maggior ragione negli ultimi mesi, quando molti di loro sono stati in prima linea contro il coronavirus. E alcuni hanno perso anche il posto, come 240 operai di Multiservizi. Che lavoravano per conto di Ama alla raccolta degli ingombranti. Prima che la partecipata del comune decidesse di riprendersi l’appalto.lasciando duecento famiglie in mezzo a una strada.  E così il segretario regionale della UIL trasporti Lazio Alessandro Bonfigli minaccia lo stop. L’approvazione del piano economico finanziario di Ama a cuora non c’è, ha tuonato il sindacalista. E senza risposte chiare per i lavoratori saremo costretti ad incrociare le braccia.

Multiservizi non deve morire. Non ci è riuscito il Covid, non può farlo la Raggi

Alessandro Bonfigli (UIL trasporti Lazio), su Ama e le altre partecipate nessuna risposta ai lavoratori. Così si rischia lo stop

Non ci faremo accecare la vista dalle continue provocazioni di questa amministrazione capitolina. Che ha deciso di demolire tutte le aziende partecipate di Roma Capitale. Così in una nota il segretario della UIL trasporti Lazio Alessandro Bonfigli. Iniziamo proprio da Ama, dove senza piano industriale anche il piano assunzionale per i lavoratori è fermo al palo. E i ritardi coinvolgono anche gli oltre 2700 lavoratori di Multiservizi. Si dovrebbe costituire una Newco proprio tra questa società e l’azienda dei rifiuti, ma è tutto fermo. E a un mese e mezzo dall’apertura delle scuole tutto questo è inaccettabile. Pensiamo solo allo sfalcio del verde, o alla santificazione delle aule. L’amministrazione ha in mano una macchina incredibile come Roma capitale, ma non sa controllarne l’efficacia. Così ora la cosa più probabile è che in piena emergenza si vada verso affidamenti diretti ai privati. Con ulteriori costi per l’amministrazione e i cittadini. E all’orizzonte per Multiservizi appare lo spetto del concordato fallimentare. Siamo stati riconvocati sul piano assunzionale e sul progetto di global service per il 3 e il 4 agosto, conclude Bonfigli. Ma senza garanzie immediate non siamo più disponibili a farci prendere in giro e a perdere ancora tempo prezioso. Come purtroppo è sempre  avvenuto in questi ultimi mesi.