ATAC, viaggeremo distanti due metri. Forse intendono sul tetto

Sta per partire la fase due anche nel Lazio, o almeno così dovrebbe essere. Dipenderà molto dall’andamento della curva dei contagi nella nostra Regione, ma è chiaro che prima o poi bisognerà riprendere a lavorare. E a condurre una vita un po’ più normale. Con la massima prudenza, lo sappiamo tutti. Indossando guanti e mascherina. Rimanendo distanti. E solo per le attività che saranno autorizzate. D’accordo, ma se non abbiamo la macchina che succederà dopo il 4 maggio? O la data eventualmente diversa che ci verrà  comunicata? Sembra che ad ATAC siano in programma delle riunioni per mettere a punto il piano post emergenza. Per permettere a chi per scelta o per necessita dovra prendere il mezzo pubblico di farlo in sicurezza. Ad oggi pero non risulta ancora che ci siano dei protocolli operativi. Ne’ indicazioni per l’utenza, salvo le regole di distanziamento già vigenti in questa fase. E per il sito odisseaquotidiana potremmo essere già in ritardo. Perché fino a ieri viaggiavamo su bus e metro a una distanza media di cinque centimetri. Adesso dovremo farlo a due metri, ma bisognerà capire come. A meno che l’azienda del trasporto capitolino non intenda far viaggiare i passeggeri sul tetto di autobus e metropolitane.

Distanti due metri sugli autobus e sulle banchine dei treni. E alla ripresa si rischia il caos

Si avvicina la fase due anche per il trasporto pubblico locale, e le preoccupazioni per i cittadini aumentano. Bisognerà ricominciare a muoversi e lavorare, almeno per quelli che un impiego o un’occupazione ce l’hanno ancora. Perché altrimenti rischiamo di diventare tutti disoccupati. E se ci salviamo dal virus, la prospettiva è quella di morire di fame. Ancora non è chiaro il giorno della ripartenza, anche se si parla con insistenza del 4 maggio. Almeno per alcune attività e con tutta la prudenza del caso. E per quella data molti cittadini romani torneranno ad usufruire del trasporto pubblico. Autobus e metropolitane che in questi giorni girano semivuoti. Quindi per ATAC è facile gestire la sicurezza. E permettere ai passeggeri di viaggiare distanti. Come previsto dalla legge. Ma alla ripresa cosa succederà? In attesa che l’azienda del trasporto pubblico capitolino ce lo faccia sapere, per qualcuno potremmo essere già in ritardo. Le preoccupazioni di utenti e pendolari sono state raccolte dal sito odisseaquotidiana. Che si pone una domanda di assoluto buon senso. Se prima del coronavirus i Romani erano abituati a viaggiare sui mezzi pubblici a cinque centimetri, adesso come faranno a distanziarsi due metri? E chi controllerà che vada tutto per il meglio, per non correre il rischio di diffondere di nuovo il contagio?

Numero chiuso sui bus e sulle banchine della metro. Ma è già allarme controlli

Di fronte alla  possibile parziale riapertura della città dai primi di maggio sta esplodendo il problema del trasporto pubblico. Lo segnala tra gli altri il sito odisseaquotidiana, che esprime dei dubbi più che condivisibili. Per esempio come sarà possibile garantire di rimanere distanti  su autobus e metropolitane. E nelle banchine dei treni. Certamente molto sarà affidato ai comportamenti individuali, ma serviranno anche regole chiare. E una corretta informazione all’utenza. Intanto in ATAC si starebbe ragionando sul numero chiuso di accessi ai bus. Terminati i posti a sedere, la vettura riparte. E analoga cosa si potrebbe fare sule metropolitane, ovviamente presidiando i tornelli di accesso. Ma è evidente che per funzionare un piano di questo tipo ha bisogno di un presupposto. Un grande potenziamento delle corse di autobus, metro e treni. Altrimenti ci immaginiamo lunghe code alle fermate e davanti alle stazioni. Peggio che al supermercato verrebbe da dire. E poi i controlli, che dovrebbero prevedere una quantità di personale impiegato solo per questo. E il dubbio che si ripartirà nel caos inizia a farsi strada. Sindaca Raggi, se ha tempo ci butti un occhio anche lei. Perché una cosa almeno questa emergenza ci ha insegnato. Se si parte in ritardo, il virus non perdona. E stavolta chi di dovere è stato avvertito.

https://www.odisseaquotidiana.com/2020/04/come-prenderemo-i-mezzi-dal-4-maggio.html