Cassonetti dati alle fiamme dopo la partita, e a Roma est l’aria diventa irrespirabile

La scorsa notte è stata quella dei festeggiamenti. Per il titolo di Campioni d’Europa di calcio conquistato dagli azzurri, certo. Tutto bellissimo, ma purtroppo non sono mancati neanche gli eccessi. Dagli episodi più clamorosi, come il bagno nelle fontane storiche dell’Urbe. O il tentativo di scalata all’Altare della Patria. Fino all’incendio di decine di cassonetti stracolmi di rifiuti. Dati alle fiamme nella baraonda post partita. O magari colpito da qualche petardo. Solo ieri notte sono stati distrutti 31 bidoni dell’immondizia. Che salgono a 80 se si fa il conteggio dall’8 luglio. Con una particolare concentrazione degli atti vandalici nella zona est della Capitale, dal Tuscolano a Tor Bella Monaca. Dove spesso l’aria nell’afa della notte diventa letteralmente irrespirabile. Tra roghi tossici e puzza di plastica bruciata.

Cassonetti bruciati a Roma est. E il Comune chiede una settimana in più per il sito della discarica

I cittadini danno alle fiamme decine di cassonetti. E monta la rabbia contro l’emergenza rifiuti

Casilino, Monte Mario, Prati, Ostiense e Ostia. Queste le zone più colpite dagli incendi a rifiuti e cassonetti. Un copione che stanotte, favorito dalla voglia di eccedere accompagnato alla festa per l’Italia Campione d’Europa, ha toccato numeri importanti, come detto 31 interventi dei vigili del fuoco, ma che prosegue un trend che, numeri alla mano, indica 49 incendi di rifiuti e cassonetti nella Capitale dal 9 luglio a stanotte.

Nottata di incendi che ha riguardato anche un mezzo dell’Ama, che lo scorso anno che nel 2020 ha subito danni economici per oltre 165mila euro frutto di oltre 250 cassonetti incendiati. Mezzo che ha preso fuoco in via Marsala, a due passi da Termini. Con il rogo scoppiato verosimilmente a causa del lancio di un petardo. Il veicolo, apparentemente, non avrebbe riportato danni.

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