Catastrofe anche per i teatri: perché il Campidoglio non risponde?

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L’Unione Teatri di Roma in un comunicato chiede all’amministrazione comunale capitolina di reagire alla drammatica emergenza. E descrive la situazione in cui si trova oggi la cultura di Roma. “Mentre l’Italia tutta attraversa un momento veramente drammatico per effetto del virus e delle enorme crisi economica che ne deriva nessun segnale ci arriva dai responsabili dell’amministrazione del Comune di Roma”, sottolinea l’Utr. Non si capisce “l’atteggiamento e le azioni che gli amministratori del Comune di Roma intendono assumere per far fronte all’emergenza e per la ripartenza. Come se non bastasse nessuna risposta, neppure di cortesia, è stata rivolta alle diverse sollecitazioni che abbiamo inviato a Sindaca Virginia Raggi e ViceSindaco Luca Bergamo”.

A Roma nei teatri un milioni di spettatori perduti

L’Utr prosegue illustrando la situazione: “In questo periodo, nella sola città di Roma, l’esercizio teatrale registra e prevede circa 1.150.000 spettatori e 24.000.000 di euro perduti per i soli mesi di marzo, aprile e maggio con una ricaduta disastrosa sul nostro settore e tutti i suoi addetti, diretti e indotti, che pure svolgono un compito fondamentale per la vita sociale e il progresso di tutto il Paese”. Per la categoria è fondamentale che “lo spettacolo dal vivo torni a svolgere la funzione di presidio socio–culturale, unico nella forza e nel valore che i teatri hanno per le comunità dove operano, e anche tornare a svolgere la funzione di luoghi di svago ed intrattenimento. E poi salvaguardare i numerosissimi posti di lavoro”.

Ecco le misure dell’Unione Teatri

L’Unione Teatri di Roma quindi individua le sette misure necessarie da mettere in atto subito. da parte del Comune di Roma. Istituzione di un Fondo speciale per lo Spettacolo a tutela di tutto il comparto e i suoi lavoratori. 100% di contributo ai vincitori di bandi culturali fino alla primavera 2021 (votato all’unanimità in consiglio comunale). Sospensione delle Imu-Tari-Tasi-Tosap-Icp e Cimp. Costituzione di un fondo per rimborsare quota affitti dei teatri privati. Costituzione di un fondo per rimborsare quota affitti da contratti con privati di spazi adibiti ad attività culturali (scuole di danza, musica e altri) chiusi. Convenzione con banche per credito agevolato e con garanzia pubblica ai vincitori di bandi culturali. Abbattimento della burocrazia per l’accesso al credito e l’accesso/rendicontazione dei bandi.
(Foto da Teatro.it)