Covid, infermieri no vax e 27 contagiati in una casa di riposo a Fiano Romano

Una casa di riposo si sta trasformando in in pericoloso cluster di covid 19. E’ successo tante volte in questi ultimi mesi, ma adesso grazie anche alle vaccinazioni fatte ai più anziani il rischio di infettarsi in queste strutture è notevolmente sceso. Ma purtroppo a Fiano Romano, la residenza a via Venezia immersa nel verde in mezzo a uno splendido parco ha fatto eccezione. E questo, perché una buona parte degli infermieri ed operatori sanitari della struttura avrebbero rifiutato di vaccinarsi. Nelle scorse settimane, quando i medici della Asl 4 erano arrivati con siero e siringhe. ‘Io sono stato il primo a sottopormi al vaccino, anche per dare il buon esempio” ha dichiarato al Messaggero Roberto Agresti, il titolare della casa di riposo. Ma purtroppo gli altri non ne anno voluto sapere di fare la puntura”. Che, è bene ricordarlo, può essere effettuata solo con il consenso informato e su base volontaria. Così un’infermiera poche settimane dopo e’stata contagiata, e subito dopo altri due suoi colleghi. E ovviamente, l’epidemia ha iniziato a circolare velocemente tra i tanti ospiti anziani della residenza. “La maggior parte delle persone qui ha più di 85 anni – ha proseguito il titolare. Con diverse patologie. E per questo siamo molto preoccupati. Anche se la Asl sta facendo un monitoraggio costante su tutta la situazione”.

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Gli anziani avevano fatto il vaccino anti covid

“Per fortuna molti anziani ospiti della struttura hanno fatto il vaccino”. Così Roberto Agresti, titolare della casa di riposo di Fiano Romano dove è esploso un focolaio di covid 19. Ben 24 ospiti su 36 infatti avevano detto sì alla puntura, a differenza di operatori sanitari e infermieri. Che non ne avevano voluto sapere, nonostante le insistenze del proprietario e del personale della Asl. Adesso, anche parte dei 24 vaccinati si sono re infettati. Cosa che la dose di siero non esclude. Quello però che viene scongiurato, è l’evolversi drammatico della malattia. Infatti, gli anziani vaccinati risultano tutti negativi o asintomatici. Ma la preoccupazione rimane per gli altri, che ora sono sotto stretta osservazione sanitaria. “Speriamo bene, siamo comunque molto preoccupati” ha concluso il titolare Roberto Agresti. Che poi ha anche risposto a una domanda del giornalista del Messaggero. E cioè se ora avrebbe provveduto a licenziare l’infermiera negazionista. E magari a chiedere un risarcimento per i danni subiti. “Non lo farò – ha precisato Agresti, qui lavoriamo come in una famiglia. Però è dura, il danno lo subiscono per primi i nostri ospiti, poverini. Noi pensiamo sempre prima di tutto al loro bene. Se si fossero vaccinati tutti quanti, saremmo stati più tranquilli”.
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