Da lunedì riaprono le scuole. Corriamo veloci incontro alla terza ondata

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Scuole riaperte? 500 morti al giorno, zone arancioni e rosse, 81mila morti, di cui 289 medici… e questi riaprono le scuole come se nulla fosse. E probabilmente a fne mese saranno costretti a richiuderle tutte. Da lunedì, comunque, gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado torneranno alla didattica in presenza “almeno il 50% fino a un massimo di 75%”. E’ quanto prevede il Dpcm firmato da Giuseppe Conte. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza – si legge.

Tutto il mondo chiude le scuole, noi le riapriamo

“Sulla riapertura delle scuole bisogna essere prudenti. Il dato certo è che l’apertura delle scuole non significa esporre direttamente gli studenti a rischio ma mette in circolazione 8-10 milioni di persone. E quel che si è registrato è che l’apertura delle scuole lo scorso 14 settembre ha causato dal 1 ottobre un incremento esponenziale dei casi di Covid”. Lo ha detto il professor Giorgio Palù (Aifa) oggi ospite del punto stampa nella Regione Veneto. E il presidente dell’Aifa ha spiegato che “per questo Germania, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti hanno chiuso le scuole. Bisogna insomma essere prudenti”.

La Regione Lazio non può sconfessare il governo

Nel Lazio intanto “i casi di contagio a Roma città tornano a quota 600. Il valore Rt è a 1.1, con incidenza a 14 giorni pari a 374 per 100mila abitanti. Il trend settimanale vede focolai in aumento e i casi in lieve diminuzione”. Lo riferisce l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, dopo la videoconferenza quotidiana della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale ediatrico Bambino Gesù. “La situazione richiede la massima cautela e attenzione”, ha detto l’assesore sottolineando che, per la Regione, “la zona arancione era prevista”. Ed è chiaro che Zingaretti non può sconfessare la linea del suo governo posticipando la riapertura delle scuole. Speriamo che non sia costretto a farlo tra pochi giorni.