Gualtieri vuol far rimpiangere la Raggi? Si dia una mossa!

Gualtieri raggi rifiuti

Può darsi che Roberto Gualtieri si sia messo in testa di far rimpiangere Virginia Raggi.

L’assenza di risultati concreti sul fronte rifiuti è più indecente dell’immondizia che si accumula nelle strade della Capitale.

Con Gualtieri peggio che con la Raggi?

Sui social le foto di Roma insozzata come non mai sommergono l’immagine paludata di un sindaco che non sa ancora da che parte cominciare.

L’assessore ai rifiuti, Sabrina Alfonsi, per ora è molto impegnata nel postare le foto della cerimonia di insediamento della giunta Gualtieri al posto di quella Raggi e la sala dove si riuniscono gli assessori.

Ma di decisioni se ne vedono pochine. E questo sta diventando il problema della Capitale, governata da un sindaco molto cerimonioso ma poco concreto.

Noi non abbiamo certo risparmiato critiche all’ex sindaco della città. Ma ora non c’è più la Raggi e Gualtieri deve muoversi seriamente. Lo costringa anche l’opposizione, convochi un consiglio straordinario, pretenda che si diano risposte ad una città che non ce la fa più ad essere dipinta come la Capitale della Monnezza mentre paga una Tari altissima.

Si muova anche l’opposizione

Non va bene. Abbiamo pregato a mani giunte la fine di un film orrendo in cui non si capiva mai chi dovesse pensare ai rifiuti e ora sembriamo costretti ad un incubo peggiore di quello che c’era prima.

Gualtieri ha il dovere di indicare una strada precisa: non ha più l’alibi della regione ostile, almeno per qualche mese.

Ci saranno discariche di servizio in città? E dove? Oppure ha intenzione di continuare a lungo col trasloco dei rifiuti in altri territori extra regionali che poi costeranno tariffe ancora più alte ai cittadini?

Possibile che nella stessa regione non si possano utilizzare impianti esistenti senza danno per le realtà territoriali locali?

L’immobilismo lo pagano i romani e Gualtieri è stato eletto – sia pure dalla minoranza dei cittadini – per risolvere i problemi e non per lasciarli incancrenire. Si dia una mossa.