L’Ama non prenda iniziative se non le concorda con me. Scintille tra l’assessore Ziantoni e l’azienda capitolina dei rifiuti

Si diffida Ama dal comunicare qualunque iniziativa non condivisa con la sottoscritta e con i cittadini utenti che hanno e devono avere come interlocutore la parte politica e non il gestore del servizio pubblico svolto per conto di Roma Capitale“. Inizia così la lettera firmata dalla neo assessora ai rifiuti del Comune di Roma Katia Ziantoni e recapitata ai vertici di Ama. E per la durezza dei toni e dei contenuti del testo della missiva, non ci sono dubbi che in casa grillina si prefiguri l’ennesimo scontro. Stavolta a farne le spese potrebbe essere proprio L’ amministratore unico della partecipata capitolina addetta alla raccolta dei rifiuti. Quello Zaghis così fortemente voluto dalla sindaca Raggi ma altrettanto rapidamente caduto in disgrazia. Motivo del contendere, la sospensione della raccolta differenziata porta a porta nel quartiere di Colli Aniene. Che ha fatto imbestialire l’assessore. Ma che è solo la punta dell’iceberg. Perché lo stesso Zaghis lo aveva detto chiaramente prima dell’estate in audizione in Campidoglio. Senza soldi non si lavora. Ed è difficile raggiungere gli obiettivi. Ma le sue grida di allarme sono rimaste inascoltate. E adesso è proprio lui ad essere finito nel mirino. In un crepuscolo a cinque stelle in cui le faide interne sembrano proprio non voler finire mai.

La Raggi si arrende. Su AMA e indifferenziata è indietro tutta

L’assessore Ziantoni, Ama garantisca il porta a porta e la sicurezza dei lavoratori. Ma l’amministratore unico Zaghis è del M5S come lei

Ama si è difesa dalle accuse dei cittadini e della politica per la sospensione del servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti in zona Colli Aniene. E lo ha fatto con una nota ufficiale, spiegando i motivi della scelta. Al centro della quale ci sarebbe una contravvenzione fatta recapitare proprio dalla Asl competente a via Calderon de la Barca. Perché non sarebbe stata garantita a sufficienza durante questo servizio la sicurezza dei lavoratori. Ma la neo assessora Ziantoni non si è convinta. Anzi, nella sua lettera all’azienda ha affondato il colpo anche su questo punto. Se manca la sicurezza, allora è proprio Ama che la deve garantire, ha sostenuto la delegata della Raggi. Ma il servizio va comunque ripristinato. E le comunicazioni alla cittadinanza deve farle la politica. Cioè lei stessa, aggiungiamo noi. Basterà per rimettere in riga un’azienda che appare sempre più al collasso? Abbiamo qualche dubbio. Anche perchè sullo sfondo, rimane la grande battaglia per la gestione dei rifiuti e dell’energia a Roma. Dove Acea si sta già  sfregando le mani. Per fare di Ama un sol boccone. Magari lasciando la società a gestire i debiti e il personale. E creando una nuova super holding, senza le zavorre del passato. Solo fanta politica? Può darsi. Intanto i problemi restano sotto al tappeto, e i rifiuti per strada. Mentre tra lettere e litigi, con la differenziata sotto al 50 per cento e i cittadini in rivolta la dura realtà del fallimento della giunta Raggi è sotto agli occhi di tutti.

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