Lazio, per Diaconale non sarà facile che qualcuno imbrogli Lotito

Diaconale

Non sarà facile imbrogliare il presidente Claudio Lotito. Queste le parole del portavoce della società biancoceleste Arturo Diaconale, affidate alla consueta rubrica Il Taccuino ospitata nella sua pagina Facebook. Da fronteggiare per i tifosi della Lazio non c’è solamente la paura da coronavirus, spiega il dirigente sul web. Ma anche la sindrome da scudetto negato, che ricorda molto quanto avvenne nel 1915. Per chi non sia proprio un cultore di storia dello sport, rammentiamo brevemente quanto successe all’epoca. La Lazio avrebbe dovuto giocare contro il Genoa la finale scudetto, ma a causa della guerra il campionato fu sospeso e poi venne annullato tutto. Tanto che la società biancazzurra più volte ha chiesto almeno l’assegnazione del titolo ex aequo senza essere mai ascoltata. Ora si teme che con il coronavirus possa accadere la stessa cosa.

Non sarà facile imbrogliare il presidente Lotito

Teme un imbroglio ai danni della Lazio Arturo Diaconale, anche per quanto riguarda i diritti televisivi. Ministri demagoghi e dirigenti irresponsabili non capiscono che fermare il campionato significherebbe far saltare tutti i diritti televisivi e condannare al fallimento la gran parte delle società calcistiche italiane. Queste le parole del portavoce della società di Claudio Lotito, che certo le sue perplessità non le manda a dire. Perché quello che sta succedendo – prosegue Diaconale- fa scattare l’antico timore che in una situazione di massima incertezza gli interessi dei grandi club possano scattare ai danni della società biancoceleste.

Per Diaconale Tommasi si è svegliato storto

Il portavoce della Lazio non risparmia critiche anche al presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi. In un’intervista a Radio Punto Nuovo, Diacomale sospetta che Tommasi quel giorno si sia alzato storto. E che volesse impedire di giocare anche Juventus Inter perché c’erano degli interessi affinché quella partita potesse essere rinviata. Parole pesanti che lasceranno sicuramente il segno, e che ci fanno capire come il mondo del pallone stia andando in tilt. Tra veleni e vecchi rancori. In un crescendo di eventi che assomigliano sempre di più all’ultimo ballo sul Titanic. Una cosa è certa, se il campionato dovesse essere sospeso ci sarebbe comunque la 25esima giornata da recuperare. E siccome non è mai accaduto prima nei campionati a girone unico, bisognerebbe stilare un regolamento per stabilire chi vince lo scudetto, chi va nelle coppe e chi retrocede. Apriti cielo, ne potremmo vedere veramente delle belle.