L’ultima umiliazione per la Raggi: Napoli smaltirà parte dei rifiuti romani. E De Magistris ci sfotte

rifiuti Napoli

Napoli, emblema della crisi dei rifiuti, oggi arriva in soccorso della Capitale per smaltire la “munnezza“, come la chiamano i partenopei. Uno schiaffo all’incapacità grillina.

«Oggi, in qualità di sindaco della città metropolitana di Napoli, ho autorizzato SAPNA, la nostra società interamente pubblica che gestisce tutti gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti dell’intera area metropolitana, di accogliere la richiesta di aiuto di AMA, l’azienda dei rifiuti della città di Roma, di ricevere una quota di rifiuti per scongiurare un’emergenza nel Lazio e nella Capitale». Lo afferma il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

«Dopo aver fatto tutte le verifiche tecniche da parte dei nostri dirigenti, siamo in grado dal 4 ottobre fino al 31 dicembre, senza alcuna ricaduta di efficienza nel trattamento dei rifiuti sui nostri territori, che hanno ovviamente l’assoluta priorita’, di ricevere circa 150 tonnellate di rifiuti della capitale d’Italia al giorno», spiega il sidaco partenopeo.

 

“Napoli smaltirà 150 tonnellate di rifiuti al giorno”

«Ci sarebbe molto da dire sul come mai una Capitale che è stata destinataria di due leggi speciali si trovi in questa situazione, ci sarebbe tanto da argomentare sull’aiuto ad una città ed una regione amministrate da personalita’, verso le quali nutro rispetto e comprensione, che appartengono a partiti che in questi anni poco o nulla hanno fatto per Napoli – continua De Magistris – Questa e’ la differenza tra un uomo che utilizza le istituzioni al servizio del bene comune e chi invece utilizza le istituzioni, anche nazionali, per fare lotta politica all’avversario a danno di un popolo intero. Come è stato fatto per Napoli vergognosamente in questi anni. Coesione sociale ed istituzionale significano leale cooperazione ed aiutare con solidarieta’ chi si trova in difficolta’. Oggi accogliere la richiesta di Roma, per scongiurare una crisi gravissima sui rifiuti che avrebbe conseguenza disastrose per il popolo romano ed anche per il paese intero per la ricaduta d’immagine che ne conseguirebbe, è un atto istituzionale che sentiamo doveroso e giusto».