Malagrotta due finisce in Procura. Sulla nuova maxi discarica a Monte Carnevale è guerra

Monte Carnevale la chiamano già Malagrotta due, e dovrebbe essere la nuova maxi discarica a servizio della città di Roma. Alla faccia del programma del Movimento 5 Stelle e della sindaca Raggi. Che quattro anni fa dichiaravano trionfalmente, mai più discariche in città e obiettivo primario riqualificare Valle Galeria. Ora evidentemente le cose sono cambiate, e in fretta. La capitale e’ sommersa dai rifiuti, e i costi per smaltire l’immondizia in altre Regioni o all’estero sono sotto la lente della Magistratura contabile. La differenziata è sotto al 50 per cento, e addirittura l’Amministratore unico di AMA Zaghis minaccia di sospendere in alcuni Municipi la raccolta porta a porta. Per mancanza di fondi.  Quindi indietro tutta per l’amministrazione grillina. Che insieme alla Regione Lazio del presidente Zingaretti si è messa a cercare un sito per costruire una nuova discarica a Roma. La cosa incredibile è che la cava adatta è stata scovata proprio a Valle Galeria. A meno di due chilometri dalla vecchia Malagrotta. Un sito tecnicamente adatto solo per lo stoccaggio di materiale inerte, ma per il quale sarebbero pronte in sede regionale tutte le varianti all’autorizzazione originaria. Per arrivare a poter conferire nella nuova grande discarica proprio quella spazzatura che non si sa dove mettere. Ovvero i rifiuti urbani di Roma.

Monte Carnevale, contro discarica cercasi Raggi disperatamente

Per la nuova discarica di Monte Carnevale arriva l’aiuto del governo Conte. La Raggi tace e il M5S alla Pisana si spacca

Ancora caos e polemiche sull’ipotesi della nuova maxi discarica definitiva a Roma. Che dovrebbe sorgere a Monte Carnevale, vicinissima alla vecchia Malagrotta. Una scelta sulla quale la Raggi e Zingaretti avevano trovato l’accordo negli scorsi mesi. Salvo poi una retromarcia parziale della sindaca. Che si è beccata un voto contrario dalla su stessa maggioranza in consiglio comunale. Ma sembra che nelle stanze dei bottoni le decisioni irrevocabili siano già state prese. Il giornalista Vincenzo Bisceglie sul Fatto Quotidiano ha seguito nel dettaglio tutta la vicenda, fino alle notizie di queste ore. Quando il governo rosso giallo guidato dal premier Conte avrebbe dato più di un aiutino alla futura realizzazione dell’impianto. Infatti la scorsa settimana in Commissione ambiente alla Camera è arrivato il testo di recepimento della direttiva discariche dell’Unione Europea. Che prevede che i nuovi invasi debbano sorgere dove esistono barriere naturali di separazione dall’ambiente circostante. Ebbene in commissione sarebbe spuntata una parolina. Che permetterebbe di realizzare discariche anche isolandole semplicemente con opere artificiali. Guarda caso, proprio la situazione in cui si troverebbe Monte Carnevale. Solo casualità? Può darsi.

Ma intanto lo stesso presidente grillino della Commissione parlamentare Ecomafie qualche mese fa aveva sentito la dirigente regionale competente Flaminia Tosini.  Chiedendo il perché di quella scelta. Che tra l’altro consegnerebbe a un unico imprenditore il monopolio di tre discariche su quattro nel Lazio. Perchè dopo l’impero di Manlio Cerroni, il nuovo numero uno dei rifiuti sembra stia per diventare il patron della MAD Valter Lozza.

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Il nuovo impero dei rifiuti nel Lazio prende forma. E partono gli esposti in Procura

Prende forma il nuovo impero dei rifiuti nel Lazio. Ancora una volta affidato a un privato, che sarà soggetto di fatto monopolista. Capace di fare la voce grossa anche nei confronti delle amministrazioni. Proprio come è stato per oltre un trentennio con l’avvocato Manlio Cerroni. Stavolta potrebbe trattarsi di Valter Lozza, che già gestisce l’impianto della MAD a Roccasecca dei Volsci. Beneficiato da pochi giorni di una deroga regionale che ne consente un ulteriore ampliamento. Lozza direttamente o meno possiede anche la discarica di Crepacuore a Civitavecchia ed è nel capitale sociale della New Green Roma srl. Proprietaria proprio del sito di Monte Carnevale. Così è stato proprio un consigliere regionale ribelle dei 5 Stelle a presentare un esposto alla Procura di Roma, per chiedere verifiche accurate. Mentre i cittadini di Valle Galeria sono impegnati con i comitati in una difficile battaglia amministrativa contro la nuova discarica.

Tra lotte interne ai grillini, silenzio della Raggi e autorizzazioni regionali, la battaglia per la gestione dei rifiuti di Roma e del Lazio appare ancora all’inizio. Ma è chiaro che se le prospettive sono queste, l’idea di rilanciare AMA e l’interesse pubblico su un settore così delicato va a farsi benedire. Insieme alle speranze dei cittadini. E alla rottura mai avvenuta dei vecchi monopoli. Con la nuova politica rosso gialla che assomigli tanto alla precedente. Proprio quella che i cittadini non avrebbero più voluto rivedere.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/05/28/roma-la-procura-indaga-su-malagrotta-2-e-la-delibera-firmata-dalla-sindaca-virginia-raggi/5817059/