Metro, ascensore ancora rotto a Torre Gaia. E per i disabili l’accesso è un incubo

Foto Roma Today. È ancora rotto l’ascensore della metro all’altezza della fermata di Torre Gaia, nella periferia est della Capitale. A denunciarlo è Luca Bruzzese, un cittadino come tanti altri. Ma con un deficit motorio che lo obbliga ad usare la carrozzina per muoversi. Ma per Luca raggiungere il centro di Roma è quasi impossibile. Perché senza l’ascensore, non può prendere il mezzo pubblico. Ma soprattutto, una volta ritornato a casa non può risalire dalla stazione. Una situazione che non dovrebbe mai verificarsi in un Paese civile, e che invece nella Capitale non è un fatto isolato. Perché tra scale mobili non funzionanti, montascale ed ascensori rotti o in manutenzione i numeri sono drammatici. E purtroppo fotografano una mobilità pubblica che è per molti ma non per tutti.

Metro, sono 117 le scale mobili e gli ascensori rotti

Stimati 117 ascensori e scale mobili rotti o in manutenzione nella metro

Dai dati disponibili sarebbero 117 gli impianti di ascensori, scale mobili e montascale rotti o in manutenzione nelle stazioni della metropolitana di Roma. Un numero enorme, derivante da vari fattori. Tra i quali la vetusta’ degli impianti e la carenza di manutenzione. Ma anche la lentezza per eseguire le riparazioni e per svolgere i successivi collaudi. Come è successo per i casi eclatanti di Battistini, Barberini e Castro Pretorio. Ma anche dove le stazioni sono più nuove come nel caso di Torre Gaia, il guasto è sempre in agguato. Anche se prendere liberamente la metro dovrebbe essere un diritto di ogni cittadino.

“Questa città non è per noi disabili. Viviamo tra ostacoli e barriere architettoniche. Gli unici chiodi fissi di questa amministrazione sono piste ciclabili e monopattini. Ma noi non possiamo utilizzare nessuno dei due”. A parlare è Luca Bruzzese, disabile in carrozzina e abitante del sesto municipio. Alla fermata ‘Torre Gaia’ della linea C l’ascensore esterno è fuori uso. “Non so come fare, – ha proseguito Bruzzese in una intervista concessa a Roma Today.  “Non posso più spostarmi, ogni giorno succede qualcosa che mi impedisce di muovermi liberamente per andare dal dentista, dal medico o semplicemente per andare a fare una passeggiata” ha commentato dalla banchina – direzione Pantano – della stazione Torre Gaia, a ridosso della via Casilina.

Per andare verso il centro, da questo punto, la metro passa a livello strada, per Luca è semplice arrivare in banchina ma al ritorno deve risalire in superficie e l’unico mezzo, l’ascensore, è guasto. “Nei giorni scorsi ero alla fermata Subaugusta, anche lì l’ascensore è guasto e non c’era nessun operatore in guardiola. Ho dovuto aspettare l’intervento di lavoratori di un’altra stazione” ha concluso con rabbia e rancore Luca. “Spero che chi governa capisca che in questa città ci siamo anche noi”.

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