Metro, sono 117 le scale mobili e gli ascensori rotti

Alla fine l’Atac ha dovuto fornire i dati. Relativi alle scale mobili e agli ascensori rotti o comunque chiusi nelle diverse stazioni della metropolitana. E lo fa fatto direttamente in commissione trasparenza, dove l’azienda di via Prenestina era stata convocata. Il dato emerso è sicuramente da incubo, specie per le persone fragili e i disabili. Infatti sarebbero ben 117 gi impianti elevatori non funzionanti. Questo alla data del 26 febbraio, quindi il numero è aggiornatissimo. Atac si è difesa, tirando fuori le percentuali. Si tratterebbe del 5.8% dei macchinari fuori uso, il 30% in meno dello scorso anno. Tanto che non è mancato un comunicato dell’azienda. Dai toni trionfalistici sinceramente incomprensibili.

Tale risultato – spiega Atac in una nota ripresa da Roma Today- è stato ottenuto grazie all’efficientamento del processo di gestione delle manutenzioni. Iniziato con il cambio voluto da Atac della ditta di manutenzione. Che ha consentito di diminuire notevolmente il numero degli impianti fermi per i diversi motivi (revisioni generali, speciali, guasti, eccetera)”. Poi l’azienda ha specificato che dei 48 impianti arrivati a fine vita “si sta provvedendo alla loro sostituzione”. Mentre gli altri 69 sono fermi per guasti  o per la normativa anti covid. Rimangono comunque i tanti disservizi vissuti troppo spesso da chi si muove in carrozzina. O non è autosufficiente. Ma che avrebbe diritto a una mobilità pubblica come tutti gli altri.

Scale mobili, quei lavori infiniti. Con Policlinico e Castro Pretorio ancora chiuse

Ci sarà anche stato un miglioramento del30% nelle manutenzioni delle scale mobili e degli ascensori della metro rispetto allo scorso anno. Come ha affermato Atac in commissione trasparenza del Campidoglio. Ma 117 impianti fermi non sono poca roba. E a questo numero bisogna aggiungere il fatto che le stazioni di Policlinico e Castro Pretorio sono ancora chiuse. In più, ogni tanto anche il materiale che c’è fa ‘cilecca’.

L’ultimo episodio risale al primo marzo, nella stazione Arco di Travertino della linea A. Un disabile è rimasto bloccato sul montascale che ha avuto un guasto improvviso. “L’impianto è stato riparato in trenta minuti, Atac si scusa per il disservizio” ha fatto sapere l’azienda in una nota stampa. Una settimana fa è toccato a Dario, riuscito a scendere alla banchina della stazione Termini sulle scale normali. Solo perché tre persone lo hanno aiutato sollevandolo con la carrozzina. Non erano disponibili impianti mobili per arrivare alla metro in tutta la stazione. “È stato accertato che la criticità è stata determinata da alcune infiltrazioni d’acqua dall’esterno. Che hanno reso necessario la chiusura dell’impianto per ragioni precauzionali” ha assicurato Atac. “L’azienda si è subito attivata con interventi specifici e conta a breve di risolvere la problematica”. Ma rispetto all’accessibilità garantita a tutti nelle altre grandi capitali europee, a Roma sembra davvero di essere ancora all’anno zero.

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