Mobilità, traffico e trasporti: per 8 romani su 10 la situazione è diventata insostenibile

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Quasi 8 romani su 10 sono insoddisfatti delle condizioni della mobilità. E’ quanto emerge da un sondaggio che Greenpeace ha realizzato con Ipsos sulla percezione dei cittadini di Roma rispetto alla mobilità in città. Lo studio mostra che per i cittadini romani gli aspetti più critici della mobilità, e quelli più urgenti su cui l’amministrazione dovrebbe intervenire, sono il traffico e gli ingorghi (per il 60% degli intervistati), la manutenzione stradale e l’insufficienza del trasporto pubblico locale (per più del 50%). La maggioranza dei cittadini risulta favorevole all’aumento di aree pedonali in città e alla chiusura al traffico di alcune zone per la creazione di spazi verdi.

I dati del sondaggio Greenpeace

Dal sondaggio emerge infine che per i romani la predisposizione di una rete di mezzi di trasporto pubblico che favorisca l’intermodalità e un’offerta di abbonamenti più varia, con sconti significativi per alcune categorie di utenti, potrebbero incentivare l’uso del trasporto pubblico locale. “I risultati del sondaggio illustrano uno scenario di mobilità drammatico. Ad oggi l’auto è il mezzo preferito dai romani, e ciò è dovuto principalmente al fatto che spesso non esistono soluzioni alternative valide”, dichiara il Gruppo Locale Greenpeace di Roma. “Le piste ciclabili sono impraticabili, la manutenzione degli autobus e della metro è carente, la frequenza e la capillarità del trasporto pubblico è critica. E la situazione peggiora decisamente nei quartieri periferici”.

Mobilità: i romani costretti a prendere l’auto privata

Greenpeace ha condiviso i risultati del sondaggio con il sindaco Gualtieri e con l’Assessore alla Mobilità Patanè, chiedendo loro una serie di misure per far fronte alla situazione: potenziare la frequenza dei mezzi di trasporto pubblico (anche di notte), diminuire l’affollamento sui mezzi, e aumentare i servizi su rotaia come treni, tram e metropolitane per interconnettere al meglio le diverse zone di Roma, anche le più remote. Greenpeace chiede inoltre investimenti sulla mobilità condivisa, la ciclabilità e le aree pedonali, iniziando dai quartieri più periferici, i più popolosi ma anche i meno serviti, come ha denunciato nel suo recente rapporto ‘L’insostenibile mobilità di Roma’. Il sondaggio di Greenpeace Italia sulla mobilità urbana ha interessato otto città italiane. Oltre a Roma, è stato realizzato anche a Milano, Torino, Napoli, Genova, Bari, Palermo e Pisa.