Monte Carnevale, contro discarica cercasi Raggi disperatamente

Aula Giulio Cesare

Cercasi la sindaca Virginia Raggi disperatamente. Contro la nuova discarica di Monte Carnevale. È questo l’appello rilanciato ieri in un tweet dall’associazione Valle Galeria libera, dopo quanto successo in Campidoglio la scorsa settimana. Eh si, perché era stato calendarizzato da tempo un consiglio comunale proprio per discutere del futuro della valle che si trova alla periferia Ovest di Roma e che per oltre trent’anni si è dovuta sorbire la discarica di Malagrotta. Forse la più grande e tristemente famosa d’Europa. Oltre all’inceneritore ospedaliero e alla raffineria della purfina. Un inquinamento ambientale degno della Terra dei fuochi. Da cui le sacrosante richieste dei cittadini di essere risarciti dalle istituzioni. Se non con dei soldi, almeno con un piano di recupero ambientale degno di questo nome.

Cercasi Raggi disperatamente contro la discarica

Il consiglio comunale straordinario era stato richiesto già da ottobre dello scorso anno, ma evidentemente per la Raggi e la sua giunta c’erano altre urgenze. E quando finalmente si è trattato di discutere, la sindaca in aula non si è presentata. Forse perché da ottobre ad oggi una novità c’è stata. Comune di Roma e Regione Lazio hanno trovato il sito dove collocare la nuova discarica della capitale. A Monte Carnevale, in piena Valle Galeria. È evidente che metterci la faccia ora non è facile. Il sospetto da queste parti era già venuto nell’estate dell’anno scorso. Quando una cava presente in zona era stata autorizzata per il deposito di materiali inerti e di amianto. Autorizzazione poi cambiata, perché sull’amianto era scoppiata la rivolta dei cittadini. Ma non si sarebbe mai pensato che le autorità potessero giungere a tanto. Scegliere una zona già massacrata a livello ambientale per infierire ancora. In barba alle promesse elettorali, discariche a Roma mai più. E proseguendo con quel monopolio privato in materia di gestione dei rifiuti che ora è approdato in commissione Ecomafie.

Consiglio surreale

Il consiglio comunale convocato la scorsa settimana per discutere del futuro della Valle Galeria ha assunto dunque un contorno surreale. Che senso ha oggi parlare di riqualificazione di Malagrotta se Comune e Regione si apprestano a realizzare a meno di un chilometro dal vecchio sito la nuova discarica di Roma? In più oltre al danno la beffa. Come si può leggere sul sito vallegalerialibera.it il consiglio del 5 marzo si è svolto a porte chiuse per l’emergenza coronavirus. E di un cambio di data nemmeno a parlarne, forse è sembrata una ghiotta occasione per evitare il confronto. Assente in aula la sindaca Raggi, la sua delegata dottoressa Allegro ha letto uno scarno comunicato. Nel quale si ripercorreva l’iter amministrativo che ha portato alla scelta della nuova discarica. Della riqualificazione della vallata, neanche l’ombra. Ora i cittadini di Valle Galeria chiedono che venga subito fissato un nuovo consiglio straordinario. Appena passata l’emergenza coronavirus, stavolta a porte aperte. E che la Raggi sia presente al suo posto in aula. Per dare le risposte che tutti si attendono. O quanto meno per metterci la faccia. È chiedere troppo?