Negazionisti, cena e tensione al Portuense. E a Capannelle in scena la grande fuga

Foto Massimo Barsoum. Weekend difficile per le Forze dell’ordine, tenute a far rispettare DPCM e ordinanze che molti cittadini non sopportano più. Specie per quanto riguarda il settore della ristorazione. Perché in questo caso la confusione è veramente tanta. E i danni per il settore pure. Basti pensare a quanto può cambiare una domenica da zona arancione a gialla e viceversa. Cosa che è puntualmente accaduta a Roma e nel Lazio. Con centinaia di locali che si erano attrezzati per il pranzo domenicale. Una boccata d’ossigeno rimasta letteralmente in gola. Altra merce da buttare, altri lavoranti da lasciare ancora a casa. Perché come noto il colore del divieto qui da noi cambierà solo da lunedì. Qualcuno però ha pensato di ignorare i divieti, e di andare lo stesso a cena. Ma ovviamente sono scattati controlli e multe. Un po’ come nel periodo dell’anti proibizionismo degli anni ‘30. Per carità, dura lex  sed lex dicevano i latini. Se la norma c’è va rispettata. Ma perché in metro si può viaggiare vicini come sardine e al ristorante si dovrebbe prendere il covid anche in tavoli lontani e igienizzati? Mistero. Poi, da lunedì sarà possibile vedersi a pranzo. Ma non a cena. E ancora, in autostrada è tutto aperto. Insomma, qualcuno si sente preso in giro. E al Portuense un gruppo di ‘negazionisti’ ha deciso di vedersi comunque al ristorante. Apriti cielo.

Il virus dei ristoratori…. No, è chi governa che continua a mortificarli

Negazionisti cenano insieme al Portuense. Fuggi fuggi a Capannelle, cronaca di un weekend di divieti e tensioni

Si erano visti in 57. Come riporta il quotidiano il corriere.it. In un locale del Portuense, Sale & Peperoncino. Poco prima delle 22 di venerdì però gli agenti si sono insospettiti. Passando davanti al ristorante e vedendo parcheggiate molte auto. Alcune di grossa cilindrata. Così sono entrati, e hanno avuto conferma dei loro sospetti. Perché era in corso una cena. Tra gente dell’alta borghesia, molti professionisti. E secondo quanto riportato dalle cronache, dicesi commensali si sarebbero rifiutati di farsi identificare. Contestando l’intervento della polizia, e sostenendo che i DPCM e le ordinanze restrittive sono prive  di valore legale. La tensione si è subito alzata, e alcuni irriducibili negazionisti sono stati portati in commissariato. Proprio per il reiterato rifiuto a fornire le generalità. Per tutti multe da 400 a 1000 euro, mentre il ristoratore dovrà stare chiuso per cinque giorni. Fino al prossimo mercoledì.

Scena simile anche a Capannelle, ma con presupposti indubbiamente diversi. In questo caso infatti 75 persone si sono viste a cena nel ristorante panoramico dell’ippodromo. Che in realtà può rimanere aperto, ma solo come servizio mensa per i dipendenti. All’arrivo delle Forze dell’ordine si è scatenato il panico, con un fuggi fuggi generale. E il proprietario che avrebbe gridato ‘scappate, fuori è pieno di guardie!’ Anche qui, i trasgressori sono stati identificati e sanzionati. Più grave invece sarebbe la situazione dei titolari del ristorante. Perché in quanto provenienti da fuori comune, avrebbero violato anche le norme del divieto di circolazione in fascia arancione. E sarebbero state trovate anche delle scommesse clandestine sulle corse. Evidentemente, pure  con il covid il crimine non dorme mai.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_gennaio_31/57-seduti-ristorantestop-cena-negazionista-a586d898-6335-11eb-abca-1766700006e6.shtml