Poteri speciali per Roma Capitale? “Magari, ma dalla Raggi e dai 5 Stelle finora solo balle”

poteri Roma Capitale

“Dopo cinque anni di governo della città, tre dei quali con un governo a guida M5S, la sindaca Raggi e il suo gruppo parlamentare hanno la faccia tosta di rilanciare il tema dei poteri speciali per Roma Capitale. L’ennesima balla elettorale per prendere in giro i romani”. Così in una nota Monica Picca e Fabrizio Santori, dirigenti romani della Lega Salvini Premier.

“Cinque anni nei quali la città è sprofondata in fondo a tutte le classifiche sulla qualità dei servizi non sono bastati ai grillini per chiedere scusa ai romani”, attaccano i dirigenti della Lega.

“La Lega da tempo sostiene la necessitá che Roma si doti di strumenti legislativi che le consentano di avere uno status al pari delle grande capitali europee. Al contempo serve attuare un reale decentramento amministrativo, riducendo il ruolo del Campidoglio e consentendo finalmente ai Municipi di gestire competenze e risorse con più autonomia. È quello a cui stiamo lavorando, insieme ad un piano di rilancio della città per riportare investimenti e lavoro nella Capitale”, concludono Picca e Santori.

Poteri speciali per Roma Capitale, l’iter deve ancora iniziare

La nota di Monica Picca e Fabrizio Santori, dirigenti romani della Lega, arriva all’indomani della notizia giunta dalla Camera. Inizia con un assenso bipartisan l’iter della riforma costituzionale per attribuire a i poteri a Roma Capitale, analoghi a quelli di una Regione. Giovedì prossimo, 11 marzo, infatti, la commissione Affari Costituzionali inizierà l’esame sia di un ddl di riforma costituzionale presentato da Forza Italia (primo firmatario Paolo Barelli) sia di una legge ordinaria presentata da M5s (primo firmatario Francesco Silvestri).

Prima di questo iter, c’era stato un ordine del giorno approvato all’unanimità dall’assemblea Capitolina il 24 febbraio scorso. La Commissione, spiega Brescia, “lavorerà su un doppio binario legislativo: una riforma costituzionale che modifica l’articolo 114, comma 3 della Costituzione e una legge ordinaria dove si potrà prevedere, tra l’altro, una maggiore autonomia da parte di Roma nell’accesso diretto ai fondi europei e ai fondi per il trasporto pubblico locale”

“Roma non può perdere l’occasione del Recovery Plan e del Giubileo 2025 – afferma il grillino Silvestri – Arriveranno fondi ingenti e dovranno essere gestiti e spesi in maniera semplice”. Lo dicono proprio loro che hanno detto no a tutto, facendo saltare Olimpiadi, stadio della Roma e investimenti poderosi. Una inerzia che ha paralizzato tutto per 5 anni. Faccia tosta a 5 Stelle.