Raggi, 91 mila euro per le case ai nomadi. Ed è bufera

Altri 91 mila euro di soldi pubblici per garantire l’assistenza alloggiativa a sei nuclei familiari rom di Castel Romano. Questo è il bando della giunta Raggi che ha fatto infuriare la Lega. E che ha ulteriormente acceso lo scontro politico tra il Carroccio e l’amministrazione grillina della Capitale. Tutto parte da lontano, da quando il Tribunale di Roma ha nominato la prima cittadina custode giudiziario dell’insediamento sulla Pontina. In parte messo sotto sequestro dopo le indagini e le perquisizioni delle Forze dell’Ordine. Che hanno individuato proprio nel maxi campo nomadi una delle ‘basi’ più utilizzate dalla malavita organizzata per il riciclaggio di rifiuti. Tra i quali anche materiali tossici e potenzialmente nocivi. Da allora quindi sono partite le contromisure, tra le quali l’ordine dato alla Raggi di garantire la legalità nel campo. E di accelerare le procedure di sgombero, rispetto al vecchio piano nomadi. Che prevedeva solo allontanamenti progressivi su base volontaria. Così l’amministrazione comunale ha iniziato con una parte di Castel Romano, la cosiddetta ‘area F’. Dove pochi nuclei familiari si sarebbero detti disponibili al trasferimento. Venti persone in tutto, una goccia nel mare. Ma adesso anche per loro non si trova una casa. E allora ecco che rispuntano i residence, o i B&B vuoti. Ovviamente, pagati con i soldi pubblici dei contribuenti romani.

Da Castel Romano a Santa Palomba, Raggi e Zingaretti trovano casa ai rom

Niente case per i nomadi sfollati a Castel Romano. E il Comune stanzia 91 mila euro per residence e B&B

In prima battuta, sembrava che i nomadi ‘sfollati’ dall’insediamento di Castel Romano avrebbero trovato alloggio nelle case popolari a Santa Palomba. Ma appena la notizia è filtrata, i residenti sono insorti. Con proteste che sono arrivate fin sotto all’Ufficio casa del Campidoglio. Allora sembra che a Palazzo Senatorio abbiano cambiato idea. Ed è uscito il nuovo bando, 91 mila euro per trovare una soluzione temporanea. Per poco più di tre mesi sembrerebbe. Calcoli alla mano, trattandosi di venti persone per un totale di 107 giorni come durata massima prevista dal bando, fanno 35 euro a persona. Ancora soldi pubblici investiti in residence o simili, quando le promesse elettorali erano state ben altre. All’insegna del facciamola finita con il ‘magna magna’. Il tutto poi si aggiunge al milione e mezzo di euro già stanziati a favore delle associazioni che si stanno occupando del Piano nomadi. E all’altro milione e ottocentomila da devolvere direttamente alle famiglie rom bisognose. Insomma, un fiume di denaro. Con i risultati però che sono sotto agli occhi di tutti.

La Raggi scontenta tutti, dalla Lega alla 21 Luglio

Il Piano nomadi della Raggi sembra davvero essere riuscito a scontentare tutti. Chiudendo un cerchio che va dalla Lega fino alla Cooperativa sociale 21 luglio. Tra gli esponenti del Carroccio è stata la consigliera regionale Laura Corrotti a dar fuoco alle polveri. Con un comunicato ripreso tra gli altri da Roma Today. “La sindaca Raggi autorizza un avviso pubblico in cui stanzia oltre 91mila euro di fondi comunali per l’accoglienza temporanea dei rom dell’area F della baraccopoli di Castel Romano in un centro o in una struttura alberghiera libera per l’emergenza Covid”, ha attaccato la Corrotti. “Come avevamo anche già previsto nel corso di alcuni sopralluoghi all’interno dei ‘Villaggi’ della Capitale, questa ulteriore spesa extra in vista della campagna elettorale certifica il fallimento del piano rom dell’amministrazione grillina. Che dimostra l’incapacità di muoversi su una questione ancora irrisolta dopo anni di annunci”. Così la Lega, ma anche gli operatori sociali della Coop 21 luglio non sono stati più teneri. “Il Comune di Roma ha già impegnato 1.800.000 euro per le organizzazioni vincitrici del bando. Oltre alla somma di 1.500.000 euro per contributi economici rivolti alle famiglie coinvolte. Oggi, dopo quasi un anno, ci accorgiamo che le soluzioni proposte sono in realtà rappresentate da centri di accoglienza. Dove per ogni persona la Giunta Raggi intende spendere la cifra di 35 euro giornaliere”. Così il presidente della 21 Luglio Carlo Stasolla. Per una bocciatura trasversale e apparentemente senza appello.

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