Raggi vergogna, buoni pasto ai Francesi. L’ira di Fratelli d’Italia

Il comune di Roma guidato dalla sindaca Virginia Raggi si avvarrà di una ditta di Francesi per distribuire i buoni pasto alle famiglie bisognose della capitale. Una notizia incredibile, che arriva proprio quando le nostre aziende sono in ginocchio e stanno chiudendo. Eppure tutti ci riempiamo la bocca con la solidarietà nazionale, prima l’Italia per rilanciare la nostra economia. Devastata dall’epidemia di coronavirus, dai divieti e dalle chiusure. E ci si aspetterebbe che le istituzioni per prime dessero il buon esempio, anche perché a parole stiamo tutti dalla stessa parte. Ma evidentemente nei fatti non è così. Almeno stando a quanto successo a Roma sulla vicenda buoni pasto. Si tratta di quella parte di aiuti che il governo ha devoluto direttamente ai comuni, e per la capitale la somma si aggira sui 15 milioni di euro. La Raggi e i suoi hanno deciso di utilizzarli in buoni pasto come molte altre amministrazioni. Ma la ditta italiana che aveva chiamato il Campidoglio in un secondo tempo è stata scartata. Per far posto a una francese. Complimenti vivissimi. Se il buongiorno per uscire dalla crisi si vede dal mattino allora siamo rovinati.

Buoni pasto ai Francesi, il tradimento del comune. De Priamo e Mennuni (FDI) Raggi riferisca in Aula

Sta facendo infuriare tutti la vicenda legata alla distribuzione dei buoni pasto alle famiglie bisognose di Roma. Si tratta dei 15 milioni di euro dati direttamente dal governo alla capitale per aiutare i cittadini romani più bisognosi. E che il comune ha pensato di erogare nella forma dei buoni pasto. Così in Campidoglio sarebbe stata chiamata la società Repas, che ha vinto la gara di appalto in Consip per la gestione dei buoni pasto per la Pubblica amministrazione nel Lazio. E la stessa Repas avrebbe offerto un ribasso del 10% sulla fornitura, oltre ad altri sconti per la clientela da concordare direttamente con i supermercati romani. Tutto bene quindi, ma in zona cesarini si sono presentati anche i francesi della Edenred. Con un’offerta molto aggressiva, si parla di un ribasso del 20%. A questo punto secondo le notizie che sono filtrate dal Campidoglio la Repas sarebbe stata richiamata. E secondo quanto riportato da Leggo.it si sarebbe adeguata al maggiore sconto. Ma nonostante questo i giochi sembrano fatti. Il Campidoglio proprio ieri avrebbe comunicato all’impresa italiana che la scelta è ricaduta sui francesi. E la determinazione dirigenziale del 31 marzo sta per essere cambiata. Non entriamo nei tecnicismi della gara, ma togliere un appalto agli Italiani per darlo ai Francesi proprio a Roma in questi giorni suona come alto tradimento.

Sui buoni pasto tolti alla società italiana è rivolta 

È rivolta sui buoni pasto destinati alle famiglie romane più bisognose. Perché in un primo momento i tagliandi dovevano essere distribuiti da Repas, società romana con sede legale in via Nazionale. Poi invece il Campidoglio ha cambiato idea, preferendo i francesi della Edenred. Che secondo le notizie riportate da Leggo.it avrebbero offerto un servizio in più. Una app per smartphone da cui gestire l’ordine. Veramente utile, considerando che la platea degli aventi diritto è composta quasi tutta da anziani. Ma ciò che ha fatto infuriare tutti è stato altro. Com’è possibile togliere del lavoro agli Italiani per darlo ad altri in un frangente come questo? Una scelta inaccettabile per il capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio Andrea de Priamo e per la consigliera Lavinia Mennuni che hanno chiesto la immediata convocazione del consiglio comunale e della commissione trasparenza. Chiediamo alla sindaca Raggi di annullare questo provvedimento offensivo per le aziende italiane, dichiarano in un comunicato stampa congiunto De Priamo e la Mennuni. E di adottare per il futuro il criterio della prevalenza delle aziende italiane, come richiesto anche a livello nazionale dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

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