Anche l’assessore all’ambiente della giunta Zingaretti Massimiliano Valeriani scende in campo a favore di Acea e bastona l’Ama. L’azienda dei rifiuti del Campidoglio contro la quale ormai si sta scatenando un vero e proprio fuoco incrociato. Prima l’incendio dell’impianto di via Salaria, poi il sequestro del TMB di Rocca Cencia. Cioè di quella parte dell’impianto che dovrebbe trattare e stabilizzare i rifiuti urbani. L’assessora Katia Ziantoni che chiede di riprendere subito la raccolta porta a porta sospesa a Colli Aniene. E portando avanti una sua vecchia battaglia ordina la chiusura di tutto lo stabilimento di Rocca Cencia entro il dicembre di quest’anno. Il nuovo Piano industriale rimandato al mittente per la seconda volta pochi giorni fa, dopo la prima bocciatura di luglio. I tre bilanci consecutivi non approvati. E adesso anche la presa di posizione dell’assessore regionale. Chissà se sarà troppo per l’amministratore unico Zaghis, fortemente voluto dalla Raggi. E che sembra sempre di più assomigliare a quei soldati giapponesi che nascosti nella boscaglia continuavamo a difendere qualche piccola isoletta del Pacifico. Perché nessuno gli aveva detto che la guerra ormai era finita.
L’assessore all’ambiente di Zingaretti, sui rifiuti Roma non ha nulla e non investe. Se Ama lavorasse con Acea sarebbe una scelta di buon senso
Roma vorrebbe i soldi del Recovery Fund per investirli sul ciclo dei rifiuti? Ma la Capitale non ha nulla e non investe, dovrebbe rendersi autonoma al più presto. Questo l’affondo dell’assessore regionale all’ambiente Massimiliano Valeriani. Riportato dal quotidiano ilfoglio.it. Noi metteremo a bando 80 milioni, per nuovi impianti, ha continuato Valeriani. Anche per Ama? Prima tiri fuori i progetti. Dove li ha presentati, come per i siti di compostaggio già approvati a Casal Selce e a Cesano, è ferma da dieci mesi. Per ora vedo solo litigi tra Comune ed Ama e passi indietro sul porta a porta. E poi l’indicazione finale, che sa tanto di una condizione non trattabile. Se si vorranno avere i soldi del Recovery nella Capitale. Ama e Acea sono entrambe partecipate dal Comune. E la seconda sta investendo sul ciclo dei rifiuti. Farle lavorare assieme sarebbe una scelta di buon senso. Più chiaro di così, e il percorso sembra ormai segnato. Anche se i monopoli sul libero mercato sarebbero vietati. E l’Antitrust potrebbe voler dire la sua.
Grandi manovre sui rifiuti nel Lazio, e Cerroni va dalla Rida. Intanto per il futuro della Sep di Pontinia si litiga
E le grandi manovre per la gestione della spazzatura a Roma e nel Lazio sembrano soltanto all’inizio. Ma i vecchi leoni non stanno certo con le mani in mano. E così anche l’avvocato Cerroni, il numero uno di Malagrotta per un trentennio è andato in trasferta. A far visita ai ‘concorrenti’ della Rida Ambiente. Ad annunciarlo su Facebook è stato lo stesso patron dell’azienda di Aprilia Fabio Altissimi. Dopo le polemiche delle scorse settimane ho invitato personalmente Cerroni a venire qui da noi, per vedere con i suoi occhi come funziona un impianto moderno ha dichiarato Altissimi. E sono contento che abbia accettato. Ma si sarebbe trattato di una visita di cortesia e nulla più, perché le posizioni rimangono distanti. Soprattutto sul rischio di nuovi monopoli, che ricordano tanto il celebre passo del Gattopardo. Cambiare tutto, affinché nulla cambi. E nello scontro si inserisce anche il destino della Sep di Pontinia. Che adesso è chiusa, in amministrazione giudiziaria. Ma che sarebbe pronta a riaprire. Tanto che i sindaci dell’Ato chiedono a gran voce il passaggio in mano pubblica. Alla Provincia, o ai Comuni interessati, che sono quelli di Pontinia, Priverno, Sonnino Maenza e Roccasecca dei Volsci. Con la costituzione di una nuova azienda speciale. Nel timore che il privato sia anche qui in agguato. Per aggiungere un altro tassello e arrivare alla chiusura del cerchio. Non del ciclo dei rifiuti, ma del controllo su tutto il business della spazzatura di Roma e del Lazio.
blob:https://web.whatsapp.com/b3bf02bd-fc1b-4efa-bea5-48ceabb66b74