RIDA, senza discarica si muore. Di monnezza (video)

Senza discarica si muore. Potrebbe essere questa la sintesi del grido di allarme lanciato ancora una volta da Fabio Altissimi, numero uno di RIDA Ambiente. L’azienda di Aprilia specializzata nel trattamento dei rifiuti, che però non riesce a lavorare. O almeno non bene come vorrebbe. La RIDA ha le sue brave autorizzazioni della Regione Lazio. Potrebbe trattare oltre 400 mila tonnellate di rifiuti, e non solo dei comuni del sud pontino. Infatti sarebbe possibile dare una grossa mano anche a Roma. La capitale è sempre in affanno per la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia, e avere un impianto in più dove conferire sarebbe oro. Tanto più che RIDA dispone della tecnologia TMB. Cioè quella che consente anche di trattare il rifiuto urbano e di stabilizzarlo. Ridicendo i rischi di infezione e di contagio. In piena emergenza Covid 19 non è poco. Ma i rifiuti di Roma ad Aprilia non possono andare. Perché a RIDA non è stata assegnata una discarica. Dove conferire il residuo. E Altissimi si appella all’assessore Valeriani. Almeno ora, lasciateci lavorare.

Rifiuti fuori Regione. Così paghiamo il doppio

 

Niente rifiuti a RIDA. Non c’è la discarica e la Regione ammette il fallimento 

All’impianto della RIDA ambiente purtroppo non possono essere conferiti i rifiuti di Roma. In realtà l’azienda è autorizzata per trattare circa 400 tonnellate ma purtroppo non ha una discarica dedicata. Dove poi poter conferire il rifiuto. Anche il TAR del Lazio ci ha sanzionato, perché non abbiamo discariche sufficienti. Queste le parole allucinanti pronunciate dalla dirigente regionale Flaminia Tosini davanti alla commissione bicamerale d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Rispondendo a precise domande del presidente Stefano Vignaroli esponente di spicco del Movimento 5 Stelle. L’oggetto della convocazione della commissione in realtà era più ampio. E riguardava anche l’ipotesi di realizzare la nuova discarica di Roma a Monte Carnevale. Con la battuta al vetriolo di Vignaroli. Chi ha comperato quel terreno li evidentemente e’ stato bravo e fortunato. Ora la vicenda di Malagrotta due è temporaneamente sospesa. Dopo che i cittadini hanno vinto il primo ricorso al TAR. Ma per la RIDA di una discarica dedicata non se ne parla.

Il TAR ferma Malagrotta 2 e il primo round è dei cittadini

 

Altissimi (RIDA) fa un video denuncia e chiede risposte dall’assessore Valeriani

La RIDA Ambiente di Aprilia sarebbe pronta a trattare un quantitativo ingente dei rifiuti della capitale. Contribuendo a liberare dall’immondizia le strade di Roma. E in un periodo di pandemia e gravi rischi sanitari sembra un’opportunità non da poco. Ma purtroppo l’impianto non può lavorare come invece sarebbe in grado. Perché la Regione Lazio non è riuscita a trovare per RIDA una discarica dove conferire il rifiuto residuo. E pensare che ad Aprilia c’è anche la tecnologia TMB, quella in grado di stabilizzare il rifiuto. Di renderlo inerte, quindi non pericoloso. Azzerando in pratica il rischio contagio. Pochi altri nel Lazio lo possono fare. Ma guarda caso, tutti hanno una discarica dedicata. Tutti, tranne uno si lamenta Fabio Altissimi. Che dopo aver vinto tre ricorsi al TAR ed aver scritto a tutto il mondo ora fa un video. Nel quale si rivolge direttamente all’assessore regionale all’ambiente Valeriani. Nel video si ritrovano stralci dell’audizione della Regione in commissione Ecomafie. E un ultimo disperato appello ad intervenire. Per non far morire un’azienda tra burocrazia e divieti. E per non seppellire i cittadini di Roma tra cumuli di monnezza.

Perché il nostro impianto non può trattare i rifiuti di Ama, soprattutto in un periodo di grave emergenza come quello…

Pubblicato da RIDA Ambiente Srl su Mercoledì 1 aprile 2020