Roma Caput prostituzione: record sulla Colombo, 52 in un chilometro

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Strade trasformate in vetrine a luci rosse, la Capitale è diventata il regno della prostituzione. Come Shangai oppure come Amsterdam. Fate voi, per avere un parametro sul sesso a pagamento. Un’inchiesta del quotidiano Leggo parla chiaro. In questi ultimi giorni, tra Ostiense e l’Eur lungo viale Marconi, Ponte Marconi e la Cristoforo Colombo. «È un gigantesco mercato senza vergogna, che fattura alle organizzazioni criminali che lo gestiscono cifre da capogiro se i numeri delle “schiave del sesso” non ingannano».

La Capitale della prostituzione a cielo aperto

Domenica scorsa, l’inviato del giornale ne ha contate 52 in meno di un chilometro. «Lunedì siamo tornati con le telecamere e il nostro “contatore” ne ha fissate 24: 13 su viale Marconi e 11 sulla Colombo. Ma è solo una piccola parte di un degrado urbano cui nessuno pone argine. Inutili le segnalazioni dei cittadini». Un degrado infinito. Come scrive Mario Fabbroni, «niente controlli. Zero pattuglie delle forze dell’ordine. Anche le telecamere non riprendono più clienti e targhe. Il Campidoglio e la Sindaca Raggi si voltano dall’altra parte, la gente è sfiduciata, qualcuno copre gli occhi ai bimbi in auto».

“La Raggi preferisce fare le multe ai runner”

“Alla luce dell’invasione di prostitute per le strade di Roma, anche alle fermate degli autobus e negli spazi dei distributori di benzina come documentato da Leggo, viene da chiedersi: dove sono finiti gli inflessibili tutori della sicurezza che durante il lockdown hanno portato a infliggere il numero enorme di 449.352 multe ai cittadini, anche inseguendoli con i droni e a sirene spiegate? Basti pensare ai runner multati anche per 4mila euro per una corsetta da soli lungo la spiaggia. Che fine ha fatto la sindaca Raggi, che nei mesi della chiusura totale per Coronavirus invitava i cittadini addirittura alla delazione dei propri vicini di casa?”. Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

Un altro triste primato della Roma grillina

“Forse è più comodo – prosegue Anzaldi – essere duri con i cittadini onesti, piuttosto che combattere la piaga dello sfruttamento della prostituzione? Contare 52 prostitute in meno di un chilometro, in piena zona residenziale, è l’ennesimo triste record per Roma, grazie alla peggiore amministrazione che abbia mai avuto”, conclude.