Roma Lido, Zingaretti mette i soldi. Ma i pendolari aspettano risposte

Arrivano i soldi della Regione Lazio per la Roma Lido. Una delle tratte di ferrovia metropolitana  più disastrate d’Italia. Come risulta anche chiaramente dall’ultimo rapporto stilato da Legambiente. Con treni vecchi, spesso vandalizzati e rotti. E corse che saltano con una frequenza impressionante. Costringendo migliaia di pendolari ad attese snervanti assembrati in banchina. O dentro vagoni che con tutto il rispetto assomigliano più a un carro bestiame che a una moderna linea di trasporto urbano su ferro. Ora ci potrebbe essere la svolta, visto che da via Cristoforo Colombo hanno stanziato 180 milioni. Che dovranno essere destinati al parziale rinnovo e manutenzione del materiale rotabile. Mentre il Campidoglio dovrà realizzare alcune opere infrastrutturali. Come la sistemazione delle stazioni di Acilia sud e di Tor di Valle. E la realizzazione del ponte pedonale tra la via Ostiense, la via del Mare e viale dei Romagnoli. Ma l’accordo firmato l’altro giorno sembra sottendere  ben altro. Infatti non è un mistero che la Regione stia pensando a prendersi tutta la linea. Che attualmente è gestita da Roma Capitale. E di farla confluire in Astral. La super società per la gestione e la manutenzione delle strade che sta acquisendo sempre più potere. E che ora punta anche al controllo di tutta la mobilità e le infrastrutture regionali.

Roma maglia nera nel trasporto pubblico. E Legambiente attacca la Raggi

180 milioni per la Roma Lido, e rispunta lo stadio della Roma. Ma sarà un problema del prossimo sindaco 

La Regione Lazio e Roma Capitale hanno firmato un accordo. Zingaretti darà alla giunta Raggi 180 milioni, per mettere una ‘pezza’ allo stato pietoso dei treni della Roma Lido. E il Campidoglio dovrà effettuare a sue spese alcune opere infrastrutturali. Che riguarderanno le stazioni, e l’attraversamento della via del Mare. I fondi in questo caso, si dovrebbero trovare nel bilancio comunale. Quello votato l’altro giorno, con solo 23 presenti. E passato tra le polemiche in seconda convocazione. Sarà davvero la volta buona per vedere una linea di trasporto urbano degna di questi nome? Non lo sappiamo, anche perché per ora l’accordo è solo sulla carta. E si dovrà tradurre nei prossimi mesi in progetti e opere concrete. Ma intanto a Roma si vota, a giugno o in autunno. Se le elezioni dovessero slittare per il covid. Quindi la palla passerà con ogni probabilità sul tavolo del prossimo sindaco. Insieme al tormentone dello stadio. Che proprio in virtù di questa intesa, è ritornato argomento di attualità. Perché se si faranno i lavori sulla Roma Lido, almeno sul fronte dei trasporti le prescrizioni sarebbero rispettate. Ma ovviamente, servirà una variante urbanistica. Anche qui, visto quanto successo in questi anni meglio non sbilanciarsi. Ma intanto, se ne riparla di nuovo. Ed è già una notizia.

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