Roma violenta, tunisino assassinato a coltellate al Tiburtino III

Roma è sempre più una città violenta e insicura. Con scene da far west. Ubriachi che attaccano risse davanti ai locali e degrado ovunque. Emarginazione e lotte tra nuovi poveri. In un crescendo che sta facendo sprofondare la capitale d’Italia così in basso come non si era mai visto. Stavolta il fattaccio è avvenuto nella periferia est di Roma, e più esattamente nel quartiere del Tiburtino III. Era domenica sera, e verso le 23.30 un passante forse uscito per una boccata d’aria o per portare fuori il cane ha quasi inciampato in un corpo riverso per terra. Si trattava di un uomo privo di sensi, immerso in una pozza di sangue. Impaurito e inorridito il cittadino ha chiamato subito le Forze dell’Ordine che sono intervenute con l’ausilio del 118. Un’ambulanza è giunta sul posto in pochi minuti ma l’uomo un tunisino di 33 anni  era già morto. Probabilmente da un pezzo. Così sono stati inutili i primi disperati tentativi di rianimarlo e si è potuto semplicemente constatarne il decesso. E portare via il cadavere. Direttamente all’obitorio per gli opportuni rilievi della Polizia scientifica.

Albanese massacra un tunisino a coltellate al Tiburtino III. Altro che inclusione, siamo al far west per strada

Altro che inclusione. E reti di solidarietà che non vede nessuno. Al di là degli slogan ufficiali, immigrati e sbandati sono arrivati ai regolamenti di conti per strada. Come nel far west. O in qualche favela sudamericana. Questo è lo stato in cui si trova Roma. E il degrado in cui è stata ridotta da chi amministra la cosa pubblica. Così l’altra notte è stato un tunisino di 33 anni a perdere la vita. Accoltellato più volte al volto e all’addome, quando sono arrivati i soccorsi chiamati da un passante il giovane era già morto. In mezzo alla strada, a largo Badile al Tiburtino III. A quel punto sono scattate le ricerche per individuare l’aggressore, condotte dai Carabinieri del nucleo investigativo di Casal Selce. Che sono arrivati rapidamente ad assicurare l’assassino alla giustizia,

I Carabinieri catturano l’assassino, passeggiava tranquillamente per via Tiburtina

I Carabinieri in poche ore hanno risolto il caso. Catturando l’assassino che con una serie di coltellate al volto e all’addome ha ucciso domenica notte un uomo tunisino di 33 anni. Finendolo in mezzo alla strada. Si tratterebbe di un albanese di 41 anni incensurato. I due avrebbero litigato per futili motivi. E l’aggressore stordito anche dall’alcool avrebbe colpito più volte la sua vittima con un coltello dalla lama affilata. Fino ad ucciderlo. Poi senza tentare un soccorso o chiamare aiuto l’albanese si sarebbe allontanato. I suoi vestiti sporchi di sangue sono stati ritrovati in un cassonetto di via Tiburtina. Mentre il coltello dell’omicidio era stato gettato in una campana per il vetro poco distante. Arrestato e interrogato l’assassino ha ammesso le sue responsabilità. E ora si trova a Regina Coeli in attesa di essere giudicato per direttissima con l’accusa di omicidio volontario. E vista l’efferatezza del gesto e i futili motivi, la pena dovrebbe essere davvero esemplare.

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