Scuola, ma che ci vuole a capire che non è prudente riaprirla?

scuola conte e azzolina (2)

L’impuntatura del governo sulla scuola ci costerà molto cara. Il Consiglio dei Ministri di ieri infatti ha dato il via libera al rientro in presenza al 50% per le scuole secondarie di secondo grado dal prossimo lunedì, 11 gennaio. Dal 7 al 9 gennaio le lezioni si svolgeranno, invece, a distanza, con la didattica digitale. Lo riferisce una nota del ministero dell’Istruzione. Per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo (primarie e secondarie di primo grado) la ripresa avverrà, dal 7 gennaio, in presenza. Fin qui, spiega la nota, le disposizioni nazionali. Restano ferme, chiarisce la nota, le eventuali disposizioni adottate, con ordinanze territoriali, dalle singole Regioni.

Di Maio si aggiunge ai “crociati” della riapertura della scuola

Anche Di Maio si aggiunge ai corifei grillini della riapertura a tutti i costi. “Ieri sera ci è stato riferito che alcune regioni non erano pronte e ci hanno detto che l’11 era una data giusta per avviare l’attività scolastica per le scuole superiori”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio a proposito della riapertura delle scuole. “Aspettiamo tre giorni ma lunedì si riprende davvero perché i nostri ragazzi devono andare a scuola”, ha aggiunto Di Maio, spiegando che il governo ha concesso altri giorni alle regioni per trovare una soluzione sui trasporti.

La prefettura di Roma organizza una squadra speciale

La prefettura di Roma cerca di limitare i danni. Un task force anti-assembramenti composta da personale di Atac, Cotral e Protezione Civile, sarà operativa negli hub del Tpl della Capitale. Come ad esempio Anagnina, Laurentina, Ponte Mammolo, Rebibbia, Saxa Rubra, Cornelia e Tiburtina per la ripresa delle scuole superiori. In questi e in tutti i luoghi dove potrebbero verificarsi particolari concentrazioni di persone ci sarà anche grande attenzione da parte delle forze dell’ordine. È quanto stabilito questa mattina nel corso del tavolo di coordinamento, presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi, nell’ambito delle attività per il rientro a scuola. I dettagli verrano definiti in un documento che sarà messo a punto a breve dal questore di Roma.

Scuola, si cerca di limitare i danni

Accolta la proposta della riduzione dell’orario a 50 minuti per gli istituti tecnici, che potrà essere estesa anche alle altre scuole superiori. Inoltre è stato dato l’ok anche a far entrare alle 8 il 60% degli studenti e alle 10 il 40%. Proposte che erano state formulate dalle organizzazioni sindacali della scuola. Le variazioni verranno inserite a breve in un provvedimento del prefetto. Provvedimento modificherà la parte del documento approvato il 24 dicembre scorso su questi due punti. Verrano previsti i dovuti riadattamenti da parte delle aziende di trasporto. Il piano entrerà in vigore con la ripresa della didattica in presenza del 50% degli studenti l’11 gennaio. Inoltre, si sta valutando di estendere anche ai professori la possibilità di fare tamponi nei drive in senza prescrizione.