Si staccano i cavi elettrici della Roma Lido. Panico e fuga tra i passeggeri

Foto Roma Today. I cavi dell’alta tensione che alimentano la linea elettrica della Roma Lido si sono staccati per un guasto. E sono piombati esattamente sul tetto del vagone di un convoglio che stava passando diretto verso Acilia e Ostia. È successo ieri poco dopo le 13, all’altezza di Tor di Valle. Con un forte schianto, un principio di incendio e attimi di panico. Il macchinista ha arrestato subito il treno, che si è fermato in mezzo ai binari. E all’apertura d’emergenza delle porte, pendolari e passeggeri sono fuggiti lungo la strada ferrata. Alcuni hanno anche scavalcato la recinzione, presi dal panico. Cercando rifugio in mezzo ai campi. Tanta la paura, anche perché nei primi momenti non era chiaro cosa fosse esattamente successo. E se ci fosse il rischio di un incendio più ampio, o di una esplosione del convoglio. Fortunatamente invece tutto si è risolto senza ulteriori danni e senza feriti. E con il pronto intervento del 118, del personale Atac  e della Polizia ferroviaria. Ma è chiaro che le polemiche sulla sicurezza della linea sono esplose subito. Anche perché la Roma Lido è da tempo nell’occhio del ciclone. Per i treni vecchi, la scarsa manutenzione delle stazioni e l’armamento vecchio della linea. Che spesso crea disservizi. Con corse che saltano, e pendolari assembrati come sardine. Alla faccia dell’emergenza covid e dell’obbligo del distanziamento sociale.

Roma Lido, Zingaretti mette i soldi. Ma i pendolari aspettano risposte

I cavi elettrici sul vagone sono la goccia che fa traboccare il vaso

La Roma Lido da molti anni è nell’occhio del ciclone. Una tratta ferroviaria che serve migliaia di pendolari al giorno, che da Ostia ed Acilia vengono a lavorare in centro città. E che avrebbe bisogno di urgenti interventi, per garantire un trasporto pubblico sicuro e dignitoso. Il fatto è che la linea risulta ancora di proprietà regionale. Pur correndo tutta all’interno di Roma. Mentre l’esercizio è di competenza di Atac. Quindi del Campidoglio. E si sa che quando ci sono due galli a cantare nel pollaio, non si vede mai giorno. Tradotto, significa interminabili conferenze di servizi per decidere chi deve fare i lavori. E soprattutto, chi deve mettere i soldi. Mentre sullo sfondo, ci sarebbe la volontà della stessa Regione di prendersi completamente questa ferrovia urbana. Che esattamente come la Termini Giardinetti, ora ‘doppiata’ dalla Metro C, è rimasta un ibrido. A spese di pendolari e utenti. Adesso però, dopo l’incidente di ieri e i cavi elettrici caduti su un treno sembra che qualcosa si muova davvero. Dovrebbero arrivare 63 milioni di euro per i lavori più urgenti, ma i soldi servono subito. Perché a forza di rimandare, alla fine si rischia la tragedia.

La Regione, pronti 63 milioni. Ma chiediamo ad Atac il massimo impegno

Sul caso è intervenuto: l’Assessore ai Lavori Pubblici, Tutela del Territorio e Mobilità della Regione Lazio Mauro Alessandri: “Convocherò Atac per avere una relazione dettagliata sugli accadimenti odierni. Ed esigerò il massimo impegno affinché tutti i lavori necessari vengano effettuati nel minor tempo possibile”.

“Proporrò altresì l’istituzione di una commissione di inchiesta tra tecnici del Ministero, della Regione e di Atac – ha concluso l’assessore.  Che non si limiti all’accaduto ma valuti l’opportunità di interrompere immediatamente la linea al fine di realizzare i lavori di risanamento. Con la sostituzione del canalone porta cavi (euro 9,0 milioni), il rinnovo dell’armamento dell’intera tratta compresi deviatoi (euro 40,0 milioni), e il potenziamento e risanamento della linea elettrica di contatto (euro 14,0 milioni). Per un totale di 63 milioni di euro. Quanto accaduto oggi non deve ripetersi mai più”.
https://www.romatoday.it/cronaca/roma-lido-cavo-su-treno.html