Parco Marconi, scatta la psicosi polpette avvelenate: morto un cane. E’ allarme

Un allarme che ha fatto scattare la psicosi tra gli abitanti di Marconi. Questa mattina, giovedì 28 marzo, presso il Parco Marconi, una signora informava tutti coloro che stavano passeggiando con un cane presso l’apposita area che il suo Macchia, un jack russell di 12 anni, dopo aver passeggiato nel Parco due giorni fa si era sentito male, era stato fatto visitare sia da un veterinario e poi trasportato in una clinica, ma purtroppo era deceduto per emorragia diffusa da avvelenamento.

L’allarme di Ecoitaliasolidale

“Non è la prima volta che nel quartiere Marconi sono stati avvelenati cani -dichiara Benvenuti- è accaduto lo scorso anno in Via Guido Castelnuovo dove sono state trovate una salciccia con chiodi e polpette con il vetro, a Via Blaserna nei pressi proprio di una scuola materna sono state trovate delle polpette con frammenti di vetro ed a Via Peano sempre nello stesso periodo un cane dopo aver fatto una passeggiata in quella strada è deceduto”, dichiara Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale presente questa mattina con il suo barboncino Dustin proprio nel parco.

Le tracce

Il gruppo di persone che erano presenti quest’oggi al Parco hanno rinvenuto tracce di vomito, sicuramente di un cane, di colore azzurro proprio all’ingresso del Parco Marconi e dopo averle fotografate le hanno immediatamente rimosse per paura di ulteriori conseguenze per altri cani. “Nell’esprimere vicinanza alla signora fortemente scossa per la perdita del proprio cane -prosegue Benvenuti- chiediamo maggiori controlli e vigilanza sia nel parco che nelle zone maggiormente frequentate dai cani nel quartiere Marconi per scongiurare ulteriori gravissimi episodi contro i nostri amici a quattro zampe”.

“Pene più severe”

“Chiediamo inoltre -dichiara sempre Benvenuti insieme alla responsabile del Dipartimento benessere e sicurezza degli animali di Ecoitaliasolidale, Cinzia Caruso- l’inasprimento delle pene contro maltrattamenti ed uccisioni di animali rispetto al Codice penale attualmente in vigore ed approvato nel 2004, proprio come deterrente a chi si macchia di atti orribili come l’avvelenamento dei cani o di altri animali”.