Stadio Flaminio, solo erbacce e degrado. Raggi dove sei? (video)

Il degrado dello Stadio Flaminio sembra senza fine. Anche sotto la giunta Raggi purtroppo, si vedono  solo erbacce e abbandono. E pensare che questo impianto è uno dei più belli a livello architettonico della Capitale. Ma nessuno dopo le Olimpiadi del 1960 ci ha voluto veramente scommettere. E investire risorse per un restauro che darebbe lustro all’intero quartiere. Sulle pagine Facebook di “ARS gratia artis” – l’arte per l’amore dell’arte, che si occupa di farci riscoprire quanta bellezza esiste in Italia oggi è apparso un demoralizzante video sullo Stadio Flaminio. E purtroppo in questo caso, per denunciare il degrado che avvolge e attanaglia da anni un capolavoro del nostro dopoguerra. L’opera fu ideata e costruita dai Nervi – Antonio e Pier Luigi – e inaugurata per le Olimpiadi del 1960. Si tratta di una struttura singolare, un impianto multifunzionale. Che per la sua particolare capacità di coniugare arte, architettura e ingegneria ha avuto diversi riconoscimenti internazionali.

Il Villaggio Olimpico sprofonda nel degrado. Ma PD e Raggi pensano alle rotatorie (video)

Stadio Flaminio, quella tutela mai arrivata 

Nel luglio 2018 il Comune di Roma che ne è proprietario con la Soprintendenza Speciale Atcheologica e paesaggistica della capitale cerco’ di portare a termine la procedura di tutela dello Stadio Flaminio. Che avrebbe consentito di adeguare l’opera agli attuali standard di sicurezza e di accessibilità della struttura. Il  progetto, caldeggiato anche da Marco Nervi nipote di Pier Luigi, doveva essere finanziato dalla Getty Foundation all’interno del suo programma “Keep it modern”.La candidatura al programma americano era stata presentata nel 2017 dal dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica dell’Universita La Sapieza di Roma, dalla Pier Luigi New Project Association, da DO.CO.MO.MO e da Roma capitale. Ma purtroppo ancora una volta sembra che si tratti di una promessa di riqualificazione non mantenuta. Ed è finita così. Per un po’ l’AMA ha tolto le erbacce, ha spazzato le gradinate, poi il nulla. Ad oggi lo stadio è abbandonato e in disuso. E forse crollerà da solo come è successo per il Velodromo dell’Eur. Il calcio , il rugby, i concerti e la piscina sono un ricordo lontano. Lo Stadio Flaminio è l’ennesima sconfitta della cattiva politica di Roma e della Raggi.

Dal no di Lotito alle proposte di Malago’. Ma dopo la morte di un clochard ora c’è solo il degrado

Si era parlato anche di farne lo stadio della Lazio ma ci sarebbero volute troppe modifiche importanti. E l’ipotesi è stata scartata subito sia da Lotito che dalla famiglia Nervi nel 2016. Nel 2018 qualcuno si ricorderà dello Stadio Flaminio come del luogo di ritrovamento del cadavere di un clochard. Che insieme a un altro senzatetto aveva stabilito la sua dimora tra le gradinate fatiscenti dello stadio in rovina. Allora Malago’ aveva chiosato:” fate dello Stadio Flaminio la casa del rugby” che l’impianto aveva ospitato con onore e con successo (l’Italia li ha battuto la Francia) per 11 anni. Anche su questo progetto però è calato il silenzio. E lo “stadio” di degrado continua…

Cosa rimane di Roma?

COSA RIMANE DI ROMA?

Pubblicato da Ars gratia artis su Lunedì 6 luglio 2020