Stadio Roma, Friedkin dice stop. È la fine della grande illusione

Arriva lo stop definitivo al progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle. A scrivere quella che salvo sorprese clamorose sembra essere la parola fine sull’impianto proposto da James Pallotta e che per tanti anni ha fatto sognare i tifosi giallorossi ci ha pensato ieri il Cda della società capitolina. Posizione resa nota da un comunicato ripreso e rilanciato su Sky sport da Gianluca Di Marzio. E le parole usate non lasciano molti margini di interpretazione. Per il gruppo Friedkin infatti la realizzazione dell’infrastruttura sarebbe diventata ‘di impossibile esecuzione’.

Quanto sembrano lontani i tempi datati appena quattro anni fa, quando l’allora vice presidente della Roma Mauro Baldissoni e la sindaca Virginia Raggi fuori dal Campidoglio annunciavano lo storico accordo. Che avrebbe preceduto la effettiva realizzazione del progetto iniziato nel lontano 2012. E firmato dall’architetto americano Dan Meis. Destinato ormai a restare solo sulla carta. E sulla questione non è mancato un tweet amaro dello stesso Pallotta. Che comunque la si pensi sulla sua presidenza della As Roma, proprio sulla realizzazione dello stadio aveva scommesso fin dalla sua entrata nella società giallorossa. “Sono tristissimo per la città di Roma e per la Roma – ha dichiarato Pallotta. Pochi cretini (si, voi sapete a chi mi riferisco) hanno rovinato un gran progetto per tutti. Deluso”. Così il tycoon di Boston. Ma dal comunicato sociale non sembra che i nuovi proprietari abbiano abbandonato l’idea di una nuova casa sportiva per la Roma.

Tutte le ‘spine’ dello stadio

Il percorso che avrebbe dovuto portare alla realizzazione del nuovo stadio della  Roma a Tor di Valle è apparso complesso fin dall’inizio. Con una serie di accelerazioni e di frenate, che hanno visto via via coinvolti attori privati e istituzionali.

Così su questa vicenda sono intervenuti un po’ tutti, a cominciare da Roma capitale e dalla Regione Lazio. Con annunci spesso contrastanti, e conferenze di servizi infinite. Tantissimi i problemi sul tappeto, a cominciare dai vincoli archeologici e paesaggistici dell’area. Per non parlare della vicinanza con l’ansa del Tevere, e delle opere necessarie per scongiurare i rischi in caso di esondazione. Ma anche sui lavori pubblici e  da mettere in convenzione si è discusso molto. Su chi ad esempio avrebbe dovuto potenziare la linea B della metropolitana e la tratta della Roma Lido. O realizzare la messa in sicurezza della via del Mare, il ponte pedonale di collegamento e tanto altro ancora. Per non avventurarci nelle vicende legate alla proprietà dei terreni, alla realizzazione delle cubature direzionali e commerciali  e al crack della società Eurnova. Con chiacchiere e polemiche che hanno coinvolto anche diversi esponenti politici locali. Insomma a dir poco una babele. E forse questo è il vero motivo per cui i nuovi proprietari della Roma hanno voluto voltare pagina.

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Il comunicato del Cda della As Roma

“La proprietà della AS Roma intende investire, per essere competitiva, in una squadra vincente che possa giocare in un nuovo stadio moderno ed efficiente. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna (ieri 26 febbraio 2021 ndr) sulla base degli approfondimenti condotti da advisor finanziari, notarili e legali di primario standing, nonché alla luce delle ultime comunicazioni di Roma Capitale, ha verificato che non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi nell’ambito dell’attuale progetto immobiliare relativo all’area di Tor Di Valle, essendo quest’ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione”Così la società giallorossa, che lascia però la porta aperta a tutte le ipotesi nel prossimo futuro.

Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della società. Ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto. Ed è stata comunicata all’Amministrazione di Roma Capitale in data odierna. Ciò posto, la Società conferma l’intenzione di rafforzare il dialogo con l’Amministrazione di Roma Capitale, la Regione e tutte le Istituzioni preposte, le Università di Roma e le Istituzioni sportive. Per  realizzare uno stadio verde, sostenibile ed integrato con il territorio, discutendo in modo costruttivo tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle. E valutando tutte le possibili iniziative a tutela degli interessi della Società, di tutti i suoi azionisti e dei suoi tifosi”.
https://gianlucadimarzio.com/it/stadio-della-roma-addio-tor-di-valle?fbclid=IwAR1b01weOLYIAn7eX00ptSHP0ecSvTCFrzb6ynL3wFC88cQRtY5lfNXfmaU