Una vergogna le chat tra Zingaretti e Palamara

Zingaretti Palamara

Rapporti così stretti con un magistrato non ci è mai capitato di averli, e leggere le strette relazioni tra Nicola Zingaretti e Luca Palamara fa venire i brividi. Soprattutto se si pensa alle diverse indagini che hanno lambito il governatore del Lazio.

Palamara è il magistrato al centro di un’inchiesta impressionante. E sceglieva bene le sue relazioni. Dispensava favori. E ne chiedeva. Soprattutto con gli uomini del Pd, oltre che con i suoi colleghi. E scomunicava politici della parte opposta, come ci ha rivelato La Verità a proposito di Salvini.

Quei legami tra Zingaretti e Palamara

Zingaretti ha avuto la moglie di Palamara alle dipendenze della regione. Il governatore – malignano – si preoccupava col magistrato delle sorti del suo caro amico Fabrizio Centofanti, finito nei guai.

Racconta L’Espresso: “Il segretario Nicola Zingaretti, per esempio, riceve a marzo 2018, dopo la vittoria alle Regionali, un sms di congratulazioni: «Grande Nicola grande vittoria!! Ripartiamo da qui tutti insieme!», risponde con un «Grazie!!!». Il 23 maggio 2019, alla vigilia delle Europee, al leader che dice «se perdo avrò molto tempo libero», Palamara replica invece con un poco bipartisan: «E noi ti vogliamo molto occupato». Un magistrato e un politico. Grande amicizia, non c’è dubbio.

“Le chat tra i due – depositate dai giudici umbri e dunque consegnate agli avvocati difensori – partono dal marzo 2018 e si interrompono il 29 maggio 2019  (secondo il settimanale) giorno in cui Repubblica dà per la prima volta conto delle indagini di Perugia sui rapporti tra Palamara e l’imprenditore Fabrizio Centofanti (Zingaretti, quel giorno, propone comunque al giudice di incontrarsi la settimana successiva). In quei 14 mesi, il pm e il politico si vedono per caffè, cene e appuntamenti ai bar romani dell’Auditorium o di Montemartini”.

Per Zingaretti quella con Palamara era una relazione prioritaria, mica lo trattava come uno dei tanti seccatori che gli sollecitavano incontri.

Altro che i seccatori…

Il governatore-segretario perché intrattiene rapporti così stretti con un magistrato dalla personalità che appare molto connotata dalla sfrenata voglia di contare? Era così importante avere rapporti simili a palazzo di giustizia?

Amministrare, per carità, espone anche a dubbi investigativi che poi fortunatamente svaniscono. In alcuni casi le inchieste durano anni e anni. In altri casi non più di un giorno: accadde proprio a Zingaretti con mafia capitale e l’iscrizione per 24 ore sul registro degli indagati. O meglio: 24 ore furono la durata della notizia su indagine e immediato proscioglimento. Chi lo sapeva da prima lo graziò. E il governatore lo sa.

Di Palamara sappiamo perché è indagato a Perugia e ora sono uscite le intercettazioni. Chissà se conversazioni e rapporti di quel tenore raccontato in minima parte dall’Espresso sono avvenuti anche con altri magistrati. Farebbe bene proprio Zingaretti a sciogliere ogni dubbio, perché il silenzio in queste vicende non è mai una buona soluzione.

Ma il presidente del Lazio è fatto così e non a caso nel suo partito lo chiamano “saponetta”. Imprendibile. Appunto.

Ma senza una sola parola quelle chat restano una vergogna. A quei livelli le amicizie importanti sono opache. Imbarazzano non solo per i contenuti – i pochi che vengono svelati – ma per il solo fatto di essere reali.

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Commenti

  • paterno' giovanni scrive:

    UNA SOLA PAROLA TRADITORI

  • Susanna Santimone scrive:

    Buonasera…se Palamara vuole scrivere un libro e fare i nomi fa bene… 3 magistrati con me hanno agito esattamente come con Salvini….mi hanno letteralmente affossato 2 querele e 1 causa civile…posso far pubblicare tutto se interessa…già parlato con i miei legali…del resto hanno archiviato proprio tutto per salvare i loro “AMICI” e senza svolgere le indagini del caso…io mai sentita da uno di loro…non mi hanno dato diritto alla difesa come da Costituzione…