“Vaccini per l’influenza esauriti”. La chat dei farmacisti romani inchioda la Regione Lazio

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“Attenzione: vaccini esauriti, non più disponibili”. La comunicazione di servizio sulla chat dei farmacisti di Roma e del Lazio è un atto d’accusa pesantissimo. Scegliete voi i responsabili. Ma il fatto in sè, appare gravissimo.

La comunicazione interna riservata ai farmacisti parla chiaro. “Per evitare rallentamenti sul portale Dpc, il Vaxigrip (il vaccino ordinato dalla Regione Lazio ndr) è stato eliminato dall’elenco dei prodotti ordinabili. Le giacenze eventualmente presenti in farmacia possono essere dispensate e le relative ricette possono essere chiuse sul portale”.

Mancano 500mila vaccini, la Regione Lazio latita

Gli effetti? Ad oggi, mancano nel Lazio oltre 500mila vaccini che erano stati già ordinati e preventivati. Per questo molti pazienti di Roma e del Lazio  stanno incontrando problemi nell’effettuare la vaccinazione presso i loro medici di famiglia, con gli appuntamenti che vengono rinviati da settimane.

Da parte sua, la Regione Lazio fa il consueto scaricabarile. La colpa? Come al solito la colpa viene addossata ad altri. In questo caso  all’azienda produttrice, la francese Sanofi Pasteur, che si era aggiudicata una gara per fornire 1,4 milioni di dosi, ma ne avrebbe consegnate ad oggi solo 823mila.

Un film già visto con le mascherine di Zingaretti mai arrivate. Si assegna un bando a una azienda, che non mantiene gli impegni. E la colpa non è più di chi ha scelto quella azienda, ma della ditta che ha vinto l’appalto. Troppo facile, insomma.

La denuncia dei farmacisti romani arriva in concomitanza con la raccomandazione dell’Iss. Proprio in queste ore l’Istituto superiore di Sanità raccomanda la vaccinazione contro l’influenza. “È falso che l’influenza si cura con gli antibiotici, è vero che gli antibiotici funzionano soltanto contro le infezioni di origine batterica, mentre sono totalmente inefficaci nei confronti di una malattia di tipo virale come l’influenza”.

L’influenza non è una malattia grave e non serve vaccinarsi? Falso, spiegano i ricercatori dell’Iss. Sebbene le complicanze siano più frequenti nelle persone anziane e con altre patologie, sono a rischio di casi gravi di influenza – spiegano i ricercatori dell’Iss – anche i bambini molto piccoli e le donne incinte. È vero che casi gravi possono a volte colpire anche persone sane che non rientrano in queste categorie. Peccato che ai romani e agli abitanti del Lazio non sia consentito farlo.