Variante indiana, Vaia invita alla calma: “Ne usciranno altre, basta terrorismo”

Vaia Cts

“Non bisogna terrorizzare e rincorrere le varianti facendo preoccupare l’opionione pubblica. Il virus muta continuamente, quindi noi dobbiamo isolare le mutazioni, studiarle e adattare gli strumenti che abbiamo, i vaccini e le terapie innovative, per contrastare anche le mutazioni. In questo momento serve positività”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. All’Inmi sono arrivati ieri i tamponi fatti nella comunità Sikh della provincia di Latina per lo screening sulla variante indiana. Ad oggi nessun tampone è risultato positivo.

Tamponi sulla comunità Sikh di Latina tutti negativi

Infatti, i tamponi finora fatti sulla comunità Sikh della provincia di Latina “sono tutti negativi alla variante indiana”. Lo ha infatti ribadito il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma Francesco Vaia. “Stiamo continuando nella sorveglianza attiva e con gli esami dei tamponi, ma al momento zero casi variante indiana”, aggiunge il direttore.

“La variante indiana” del coronavirus Sars-CoV-2 “dal punto di vista teorico è preoccupante, perché ha una serie di mutazioni per le quali potrebbe sfuggire alle vaccinazioni” oggi disponibili. “Però dall’altra parte sembrerebbe non essere particolarmente diffusiva, lasciando quella inglese come la più diffusiva. Va monitorata, e in via precauzionale ha fatto bene” il ministro della Salute, Roberto Speranza, a bloccare gli arrivi dall’India, “perché ancora dobbiamo imparare bene in queste settimane quanto veramente” la variante “sia poco diffusiva come sembra”. Lo ha spiegato ad ‘Agorà’ su Rai3 Sergio Abrignani, immunologo dell’università Statale di Milano, componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza Covid-19.

Variante indiana, la posizione allarmista di Crisanti

“Quello che sta succedendo in India, Cile e Brasile è il risultato combinato di aperture insensate e sviluppo di varianti con trasmissibilità elevata. La variante indiana è una variante che genera cluster molto numerosi, probabilmente ha un indice di infettività alto. In India ha completamente soppiantato la variante inglese. Poi ha due mutazioni nella regione che funziona da bersaglio per gli anticorpi neutralizzanti, quindi si ritiene che in qualche modo possa sfuggire al vaccino”. Lo ha sottolineato il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, a ‘Buongiorno’ su Sky Tg24.

“Le misure annunciate dal ministro Speranza, di bloccare i voli dall’India, sono corrette – ha commentato – ma dovrebbero essere affiancate da misure che prevengono la triangolazione. E poi bisogna creare l’infrastruttura, creare una quarantena vigilata per chi viene da questi posti, Non si può lasciare all’iniziativa dei singoli un problema di sanità pubblica così rilevante”.