Zingaretti perde pezzi: Tardiola punta al ministero (ma non lo vogliono)

Tardiola

Fuga da Zingaretti. Il segretario generale della regione Lazio, Andrea Tardiola, capisce che è ora di  mollare l’ente e andare a  fare il dirigente al ministero del Lavoro da cui proviene. Ma lì non lo vogliono e lui ricorre al Tar – con qualche curiosità relativa allo studio legale che lo assiste – per soddisfare la propria, nuova aspettativa. Teme di dover finire la carriera anonimamente, in ispettorato.

E’ una storia inaspettata – portata alla luce da Etruria news – e che merita grande attenzione anche in Consiglio regionale (e pare che Chiara Colosimo di Fdi stia consultando una valanga di carte per presentare un’interrogazione). Tardiola e l’assessore alla sanità Alessio D’Amato hanno fatto da guardaspalle del governatore in sua assenza. In particolare al segretario generale sono attribuite importanti aderenze nei palazzi che contano, inclusi quelli di giustizia.

Zingaretti perde Tardiola?

E alla Pisana girano voci – anche se è una costante non sempre fondata – di nuove iniziative giudiziarie. Tardiola si è stufato di leggere carte a cui rispondere quotidianamente. Sarà perché la stessa vicenda Palamara è risultata piuttosto imbarazzante al punto che si vocifera di qualche assessore “attenzionato” per i rapporti col magistrato sotto inchiesta, meglio cambiare aria. Se invece non è questo il motivo 7colli sarà disponibile ad offrire al dottor Tardiola spazio per ospitare la sua versione dei fatti.

Perché c’è un punto incontrovertibile: il ricorso al Tar del segretario generale della regione contro la decisione del ministero del Lavoro di sbattergli la porta in faccia. Che sarà discusso tra pochissimi giorni, martedì 14 luglio.

Martedi il ricorso

E’ interessante sapere chi si è incaricato della difesa di Tardiola di fronte al Tar. L’avvocato Federico Ghera, che ha uno studio professionale di assoluto valore e con numerosi incarichi di tutela legale proprio per conto della regione Lazio. In pratica, chi assiste Tardiola al Tar è chi fa lo stesso mestiere per conto dell’ente che gli affida incarichi e di cui è segretario generale proprio il suo cliente. Chiunque volesse rivolgersi al responsabile anticorruzione della regione Lazio per verificare l’esistenza o meno di un conflitto di interesse, dovrebbe fare domanda al dirigente del servizio, che però è sempre Tardiola. Tutto normale?

Lo studio Ghera ha avuto numerosi incarichi professionali dalla regione Lazio: nel triennio 2017-2019 si parla di quasi settecentomila euro di parcelle. Che non è esattamente da cassa integrazione….

Ora però Tardiola ha timore per il suo futuro e magari punta ad andarsene. E c’è nervosismo nel palazzone della giunta regionale. Zingaretti si è messo persino a querelare i giornalisti che hanno osato parlare di mascherine. Ha cominciato a farlo a metà aprile, nonostante si fosse compreso che non si trattava di una bufala. Se perde Tardiola, per il governatore è una brutta mazzata. Dovrà sudare molto per convincerlo a rimanere in regione. “Tanto al ministero nun te prendono, Andre’”.