2.490 contagi ma con un terzo dei tamponi. Ancora tanti morti, 110

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Sono 2490 i nuovi casi di positività al Covid-19 registrati rispetto a ieri, e 110 i morti. Sono i dati della Protezione Civile, diffusi dal Ministero della Salute e che fotografano la situazione Coronavirus in Italia. Sono invece solo 107.481 i tamponi effettuati, con un indice positività a 2,3%. Diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva che sono 1.382, 28 in meno rispetto a ieri. In ospedale sono 8.950 i ricoverati con sintomi (-211 da ieri) mentre 3.792.898 sono i guariti, 7.032 in più da ieri.

Lazio, meno contagi ma due morti in più

“Oggi nel Lazio, su quasi 10mila tamponi (-775) e oltre 4mila antigenici per un totale di quasi 14mila test, si registrano 292 nuovi casi positivi (-121), i decessi sono 11 (+2), i ricoverati sono 1.219 (-36). I guariti 1.263, le terapie intensive sono 194. Diminuiscono casi, ricoveri e terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,9%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 2,1%. I casi a Roma città sono a quota 177”. Lo riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino odierno sull’andamento di Covid-19 nel Lazio. Nelle province si registrano 62 casi e si registra un decesso nelle ultime 24 ore.

Convincere tutti a vaccinarsi

“I dati di oggi confermano la frenata del trend dell’incidenza. Roma ha 177 casi positivi, tra i numeri più bassi degli ultimi otto mesi. Questo è senza dubbio l’effetto della campagna vaccinale. Ora avanti tutta recuperando anche quelle incertezze sulla vaccinazione in alcune fasce di età”. Lo sottolinea in una nota l’assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Sono aperte le prenotazioni per il vaccino anti-Covid in farmacia. “Per i medici di medicina generale si stanno aggiornando gli elenchi dei loro assistiti vaccinati e prenotati – spiega -. Dunque sarà loro compito effettuare un recall fra coloro che non si sono vaccinati e che non risultano fra i prenotati. Questa operazione è molto importante e possono farla innanzitutto i medici di medicina generale, convincendo alla vaccinazione gli utenti che abbiano ancora dei dubbi”.