35enne violentata alla Stazione di Milano: fermato un immigrato irregolare. È il secondo stupro in pochi giorni

stazione milano

Una giovane di 20 anni è stata aggredita e violentata ieri mattina in uno degli ascensori della stazione Centrale di Milano. Per l’aggressione è stato fermato un uomo di origine straniera e senza fissa dimora.

Il fermo è stato disposto dalla pm di Milano Alessia Menegazzo, di turno ieri, nelle indagini condotte dalla Polfer.

Da quanto si è saputo lo stupro è avvenuto intorno alle 6 di giovedì mattina: la ragazza, che stava raggiungendo il binario per prendere il suo treno, è stata trascinata in un ascensore, picchiata e violentata.

Sempre dalle prime informazioni, l’autore della violenza sarebbe un uomo senza fissa dimora, ora in stato di fermo. Indagano sul caso la procura e la Polfer.

Il secondo stupro alla stazione di Milano in pochi giorni

Una violenza sessuale che arriva dopo lo stupro del tre settimane fa: una ragazza di 21 anni nella mattina di mercoledì 5 aprile si snoda lungo le parole di un racconto che apre alla domanda su come tutto ciò sia potuto accadere nell’indifferenza generale.

“Mi ha afferrata e tirata verso di sé facendomi stendere con la forza sui sedili, in un secondo mi ha immobilizzata, stretta tra il finestrino e un sedile. Per lo choc — viene riportato dal Corriere della Sera nell’edizione locale di Bergamo – ho perso conoscenza”.

Teatro della violenza, il regionale 24531 che collega Varese a Milano. Al pronto soccorso di Treviglio, dove è stata portata dagli agenti della Polfer, la ragazza ha raccontato di essere stata avvicinata dal suo aggressore nel sottopasso della stazione di Porta Garibaldi: “Stavo cercando delle informazioni. Dovevo raggiungere il mio fidanzato a Bergamo per recuperare una borsa che avevo dimenticato a casa sua. Mi si è avvicinato un uomo, sui 40 anni, dalla carnagione scura, all’apparenza sudamericano, invitandomi a prendere il passante”. Ma la violenza non si è verificata subito.

Una volta salita sul treno che si ferma a Porta Garibaldi, la vittima si è accorta che l’uomo era salito sullo stesso convoglio: “Ho cercato altre persone per accertarmi di non aver sbagliato treno, finché, in un vagone, me lo sono ritrovato davanti. La cosa terribile è che c’era un altro passeggero che, intuita la situazione, ci ha lasciati soli”. “Sono vestita di nero, indosso dei pantaloni larghi, un cappotto lungo e degli anfibi”.

A quel punto, riporta il quotidiano, tutto è successo molto in fretta senza che lei potesse reagire. La ragazza ha subito lo stupro per dieci, interminabili, minuti, quelli che impiega il treno tra le fermate di Porta Garibaldi e Porta Vittoria. Per questa violenza è stato arrestato un egiziano che ha dichiarato che la ragazza era consenziente.