60 comuni celebrano la I Giornata nazionale delle vittime delle marocchinate

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Si è svolta il 18 maggio, in sessanta comuni italiani, la prima edizione della “Giornata Nazionale in memoria delle Vittime delle Marocchinate”. La manifestazione, organizzata dall’Associazione nazionale vittime delle marocchinate, ha voluto ricordare le donne e gli uomini che, nel 1943-1944, subirono le violenze perpetrate dalle truppe coloniali francesi, passate alla storia con il termine “marocchinate”. “Finalmente abbiamo rotto il muro del silenzio che durava da 77 anni – dichiara Emiliano Ciotti, presidente nazionale dell’Anvm –.

Marocchinate, manifestazioni in 60 comuni italiani

Ringraziamo i cittadini, le associazioni, gli amministratori locali, che hanno condiviso questo progetto e hanno contribuito al grande successo dell’evento”. L’iniziativa patriottica si è svolta in oltre 60 città italiane – conclude Ciotti – manifestazioni pacifiche durante le quali abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali di intitolare vie e piazze alle vittime delle marocchinate. Furono migliaia le donne e gli uomini violati dai coloniali francesi. Dopo tanti anni, dobbiamo restituire onore e dignità alle vittime di questo scempio.”

Il termine “marocchinate” è ormai entrato nell’uso comune

C’è poi una piccola polemica sul termine narocchinate, sollevata dal Pd. “Marocchinate è un termine usato da 70 anni, non lo abbiamo inventato noi. Morgoni ci aiuti sostenendo la proposta di legge per istituire ufficialmente questa giornata di ricordo e riflessione sugli stupri di guerra compiuti dai soldati francesi”. Lo comunica Anvm (Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate) in risposta al deputato del Pd Mario Morgoni.

Particolare ringraziamento a Potenza Picena

“Rassicuriamo il deputato dem – dichiara il presidente dell’associazione Emiliano Ciotti – la manifestazione è andata benissimo e ha riscosso l’apprezzamento di tante amministrazioni comunali e cittadini. Ringraziamo l’amministrazione di Potenza Picena, una delle 60 città che hanno partecipato, che vuole ricordare le Vittime delle violenze di ogni tipo, passate alla storia con il termine “marocchinate”. Un termine che può non piacere, ma non lo abbiamo inventato noi ed è di uso comune da oltre 70 anni in film, libri, articoli di giornale e tra la gente”.

Le marocchinate sono una tragdia nazionale

“Le violenze dei magrebini francesi sono una tragedia nazionale che è stata tenuta per troppi anni sotto silenzio – prosegue Ciotti – deporre un fiore e un drappo tricolore a un monumento o in luogo significativo di una città, non ci sembra sia una manifestazione di stampo razzista. Lanciamo un appello al deputato del Pd, difenda chi 77 anni fa ha subito stupri e violenze di ogni tipo e sostenga la proposta di legge per istituire ufficialmente la Giornata in memoria delle Vittime delle Marocchinate”.

FdI: Per foibe e marocchinate un silenzio assordante per decenni

“Nessuna crociata femminista, però, nessuna campagna mediatica, nessun flash mob da parte dell’industria del politicamente corretto. Sessantamila donne italiane stuprate dalle truppe franco marocchine non fa notizia. Dopo il film di Vittorio De Sica, il più assordante dei silenzi. Ricorda un po’ il clima che ha accompagnato un’altra grande tragedia italiana: quella delle Foibe. Lotteremo affinché anche per le vittime delle Marocchinate possa esserci il riconoscimento di una giornata per la memoria”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Massimo Ruspandini.