8 marzo, si prepara un lunedì nero per i trasporti a Roma

Sarà il giorno della festa della donna, ma il prossimo lunedì 8 marzo sarà anche un lunedì nero per il trasporto pubblico locale. Infatti il sindacato di base Cub ha indetto uno sciopero di 24 ore sulla rete Atac. I lavoratori incroceranno le braccia su bus, metropolitane, filovie e tram. Oltre che sulla Roma Giardinetti, la Roma Lido e la tratta urbana della FR 3 Roma Viterbo. I mezzi circoleranno nelle fasce di garanzia, la mattina fino alle 08.30 e dalle 17 alle 20. Poi di nuovo sciopero fino al termine del servizio. Oltre alla protesta indetta dalla Cub trasporti sempre lunedì prossimo astensione dal lavoro a livello Nazionale anche per il Cobas lavoro privato. Sul tavolo della protesta in entrambi i casi le richieste di maggiori tutele e sicurezza. Mentre per i lavoratori dipendenti il tema riguarda anche il rinnovo del contratto. E per gli autonomi, gli aiuti e i ristori che tardano ad arrivare. E con il turismo azzerato, molte aziende si trovano in una crisi gravissima. Senza più la possibilità di aspettare. E senza la cassa integrazione in deroga di questi mesi, almeno per chi ne ha avuto diritto, sarebbe andata anche peggio.

Lunedì 8 marzo è la festa della donna. Ma per i romani arriva lo sciopero dei trasporti. Rischio caos e assembramenti

Anche se l’8 marzo è la festa della donna, lo sciopero dei mezzi pubblici arriverà lo stesso. Questa infatti è la data scelta dal sindacato di base Cub per far incrociare le braccia ai lavoratori del TPL nella capitale. Certo, con i ristoranti e pub chiusi dalle 18 e il coprifuoco alle 22 forse i disagi della mancanza dell’autobus per le donne che volessero festeggiare si sentiranno meno. Anche perché sono ovviamente in vigore le norme anti assembramento. E la festa sarà più virtuale e sul web rispetto agli altri anni. Ma occhio comunque agli spostamenti e alle fasce di garanzia. Consiglio che vale ovviamente per tutti i cittadini della capitale che prendono il mezzo pubblico per portare i figli a scuola. O per recarsi al lavoro. Con il rischio che lunedì prossimo più che una festa, sia un lunedì di passione. Da vivere in macchina, in moto o in bicicletta. Per potersi comunque muovere in città. E non rischiare lunghe attese e assembramenti sul bus o nelle banchine delle metropolitane.

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