La Lazio non si ferma più. Per i giallorossi invece è notte fonda

La Lazio non si ferma più. Invece i giallorossi sono in crisi nera. Chi pensava che il passo falso degli aquilotti alla ripresa del campionato contro l’Atalanta a Bergamo avesse fiaccato le ambizioni di scudetto della banda di Simone Inzaghi si è rapidamente dovuto ricredere. Infatti in successione sono arrivate la vittoria in rimonta in casa contro la Fiorentina e quella in trasferta allo stadio Grande Torino. E così i punti di distanza dalla Juve restano sempre quattro. Senza alcuna voglia di mollare. Anzi, con il desiderio fortissimo di giocarsela con i bianconeri alla grande fino al termine del campionato. D’altronde la Lazio era stata anche tra le società che più di tutte avevano premuto per ricominciare a giocare. E il presidente Lotito non aveva nemmeno dato il via libera al rimpatrio degli stranieri nelle fasi più dure dell’emergenza covid. Così è facile immaginare un testa a testa appassionante, dove sarà il campo a decidere chi meriterà il tricolore 2020. Intanto i biancocelesti si godono i loro gioielli. Da Luis Alberto a Lucas Leiva, passando per Lazzari e Cataldi. Oltre ovviamente a Milinkovic, Correa e bomber Immobile. Una truppa che già vale una fortuna. E che in caso di conquista del titolo per il presidente Claudio Lotito potrebbe essere una vera e propria miniera d’oro.

Anche se sembra proprio che per la Lazio si sia aperto un grande ciclo, e difficilmente vedremo gli artefici di questo miracolo messi sul mercato. Salvo offerte folli sempre da valutare.

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Notte fonda per i giallorossi. Dopo il ko interno con l’Udinese tutti sono sotto accusa 

Tutti sul banco degli imputati in casa Roma. Dopo la lunghissima sosta per lo tsunami coronavirus infatti la squadra di Fonseca sembra essersi completamente smarrita. Un calo di rendimento dei giallorossi che in realtà era già iniziato nel 2020 ma che ora è esploso in maniera imbarazzante. Una vittoria stentata in casa contro la Sampdoria e due sconfitte infatti sono il magro bottino di queste tre giornate. Ma se a Milano ci poteva essere qualche attenuate, la debacle interna con l’Udinese  ha lasciato il segno. La squadra cammina in campo, e alcuni giocatori sembrano frastornati. O sul piede di partenza. Potrebbe essere il caso di Under, che in tanti accostano con insistenza al Napoli. Ma si torna a parlare anche di Pellegrini e di Zaniolo. Che consentirebbero a Pallotta di mettere quasi cento milioni di euro in cassa. Visto che Friedkin si è dileguato, e lo stadio resta in alto mare. Anche Fonseca non sembra più così solido, e i complimenti di Spalletti (ha idee chiare, va lasciato lavorare) non sono di grande aiuto. Così due bomber del passato come Roberto Pruzzo e Ciccio Graziani hanno detto la loro su Radio Radio. Accusando il mister portoghese di fare troppo turnover. Con la squadra che si trascina stancamente verso la fine del campionato. Ma non manca chi come Guido d’Ubaldo se la prende con la società. Troppo assente e lontana dalla squadra. Vecchi problemi della gestione americana. Ai quali ora si aggiungono anche le difficoltà economiche e finanziarie. E lo scontro diretto di domenica sera  per un posto in Europa League con il super Napoli di Gattuso sembra davvero di quelli da ultima spiaggia.

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