Raggi, nuovo schiaffo in Aula. Si dimettono i vertici di Farmacap

Ennesimo schiaffo politico per la sindaca Raggi. Con le dimissioni clamorose dei vertici di Farmacap, la partecipata del Campidoglio che gestisce le 45 farmacie comunali. Rassegnate direttamente in Aula nel corso del consiglio comunale straordinario richiesto dalle opposizioni. L’assessore al bilancio Lemmetti aveva annunciato la necessità di procedere ad una razionalizzazione della holding del comune. Coinvolgendo appunto anche le farmacie pubbliche. Con la vendita degli immobili, per ripianare i debiti. Che dal 2013 ad oggi sono schizzati ad oltre 17 milioni di euro. E la successiva fusione con l’azienda Zetema. Nell’ottica di fornire per il futuro, esclusivamente servizi dedicati alla persona. Una scelta che ha creato forti preoccupazioni nelle 320 famiglie impegnate a lavorare in Farmacap. Ma anche il timore di perdere in omaggio alle leggi del mercato, importanti presidi per garantire sui territori il diritto alla salute anche alle fasce sociali più deboli.

Così è arrivato il colpo di teatro in Aula Giulio Cesare. “Rimetto il mandato con effetto immediato e in maniera irrevocabile. Non sta a me decidere il futuro di questa azienda né la sua natura giuridica, su cui tutti ci siamo arrovellati. Chiedo cortesemente di essere sostituito nel tempo più breve possibile”, ha detto il presidente di Farmacap Marco Vinicio Susanna. Subito dopo l’intervento dell’assessore alle Partecipate, Gianni Lemmetti. Immediatamente gli ha fatto eco il direttore generale Emiliano Mancini: “Rimetto anch’io il mio mandato con effetto immediato nelle mani della sindaca. Vi invito a non perdere un gioiello come Farmacap”, il suo appello.

L’ex presidente M5S della commissione bilancio grida ‘vergogna’ in Aula rivolto a sindaca e assessore. L’ira della Raggi

E’ successo di tutto nel consiglio comunale straordinario dedicato alle farmacie comunali. Con le dimissioni in diretta dei vertici di Farmacap. E l’ex presidente della commissione bilancio Terranova, uno dei grillini ‘dissidenti’, che ha invitato la Raggi e l’assessore Lemmetti a vergognarsi. Mentre la sindaca, presente in Aula, è rimasta in silenzio. Anche di fronte alle richieste delle opposizioni di prendere la parola. E spiegare cosa stava accadendo. Ma fonti interne al Palazzo, riferiscono di una prima cittadina furibonda. Che nelle chat grilline avrebbe perso le staffe per l’ennesima figuraccia. Bersaglio degli strali, l’assessore alle politiche sociali Veronica Mammi’ (moglie del presidente della commissione mobilità e avversario interno della Raggi Stefano) e la sua collega al patrimonio Valentina Vivarelli. Che non si sarebbero mosse in tempo. Per mettere in piedi la vendita delle farmacie comunali. E con i soldi realizzati dalla alienazione del patrimonio, rilanciare la funzione sociale di Farmacap.

Al temine della seduta, sono state votate e sono passate due mozioni delle opposizioni. Che impegnano l’amministrazione comunale a mantenere in mano pubblica le farmacie comunali, valorizzandone la funzione sociale. E a salvaguardare tutti  i lavoratori di Farmacap.

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