“Confermate le condanne ai 4 carnefici di Desiree”: la richiesta del pg in Appello

san lorenzo desiree (2)

Il sostituto procuratore generale di Roma ha chiesto alla Corte d’Assise d’Appello di confermare tutte e quattro le condanne per altrettanti imputati in relazione alla morte di Desiree Mariottini, la 16enne deceduta dopo aver assunto un mix di droghe ed essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere romano di San Lorenzo, nell’ottobre del 2018.

Desiree Mariottini drogata, stuprata ripetutamente e uccisa dai 4 africani

Quattro cittadini africani sono accusati, a vario titolo, di omicidio, violenza sessuale e spaccio di droga: si tratta di Mamadou Gara, Yousef Salia, Brian Minthe e Alinno Chima. In particolare i giudici di primo grado hanno condannato, il 19 giugno del 2021, i primi due all’ergastolo, Chima a 27 anni e Minthe a 24 anni e mezzo. “Non si tratto’ solo della cinica e malevola volonta’ di non salvare la giovane dall’intossicazione di cui loro stessi erano stati autori e di impedire le indagini delle violenze da lei subite, ma in forma piu’ estesa, di conservare la propria ‘casa’ e le proprie fonti di ‘reddito’, oltre ad un tranquillo e sostanzialmente indisturbato luogo di consumo degli stupefacenti, che rendeva eccezionale e noto quel rifugio”, avevano scritto i giudici della Terza Corte di Assise di Roma nelle 281 pagine con le quali avevano motivato la sentenza nei confronti dei quattro.

“Cinica e malevola volontà di non salvare la ragazzina”

“Non si trattò solo della cinica e malevola volontà di non salvare la giovane dall’intossicazione di cui loro stessi erano stati autori e di impedire le indagini delle violenze da lei subite, ma in forma piu’ estesa, di conservare la propria ‘casa’ e le proprie fonti di ‘reddito’, oltre ad un tranquillo e sostanzialmente indisturbato luogo di consumo degli stupefacenti, che rendeva eccezionale e noto quel rifugio”, avevano scritto i giudici della Terza Corte di Assise di Roma nelle 281 pagine con le quali avevano motivato la sentenza nei confronti dei quattro africani.