A Manziana è sfida a due: l’artista Gaetano Vari contro la macchina da guerra del Pd (2 video)

vari telloni

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Per la prima volta da molti anni a Manziana, paese in provincia di Roma di circa 7.800 abitanti, sono solo due le liste in lizza. La numero 1 è una lista civica, guidata da Gaetano Vari, artista e professore. La seconda, la numero 2, è guidata da Alessio Telloni, presidente dell’Università Agraria di Manziana e musicista, che ha avuto l’appoggio del Pd, portato dai consiglieri regionali Michela Califano ed Emiliano Minnucci, entrambi iscritti al gruppo del Partito Democratico della Pisana.

Vari e Telloni si affrontano in una sfida a due

Nella lista di Gaetano Vari, “Progettiamo Manziana”, vi sono 6 donne e 6 uomini, i laureati sono 6 e l’età media dei candidati è di 41 anni. Nella lista di Alessio Telloni, “Sì Amo Manziana”, vi sono 7 uomini e 5 donne, e l’età media dei candidati è di 47 anni. I laureati sono 9. Le liste, come si vede, sostanzialmente si equivalgono. E sempre per la prima volta da molti anni ci sembra di poter affermare che i due candidati sindaco sono persone unanimemente stimate e apprezzate dai manzianesi.

Vari è un quadronese doc, ossia della frazione che incarna l’anima più autentica e profonda di Manziana, dove ha sempre abitato, Pittore e professore al liceo di Storia dell’Arte, Vari si è sempre occupato della realtà associativa di Manziana e ha anche organizzato personali di pittura. Telloni, anch’egli manzianese, è apprezzato per il buon lavoro fatto fin qui all’Agraria, dopo anni di incuria e di commissariamenti, insieme con una buona squadra. Appassionato di musica, suona anche strumenti musicali e ama il jazz.

Sui candidati sindaco, insomma, nulla da dire, le liste sono ben formate e i candidati delle due liste si conoscono praticamente tutti tra loro. Insomma, sarebbe stata una buona occasione per Manziana, per farla risorgere, come dicono entrambi i programmi dei candidati, si sarebbe potuto davvero fare qualcosa per il paese.

Il Pd scende in campo per Telloni

Purtroppo, però, come accennato, e come successe nella passata elezione, la politica ha voluto entrare a gamba tesa sostenendo una delle due liste, quella di Telloni. E sì che l’esperienza avrebbe dovuto insegnare qualcosa a Manziana: l’altra volta la lista sostenuta dal Pd perse clamorosamente, e nessuno dei quattro candidati imposti dal Pd fu eletto. La verità è che il Pd di Manziana ha fatto diversi pasticci in passato: da primarie organizzate e poi rinnegate dallo stesso partito perché il vincitore non era quello che il Pd voleva, a un’amministrazione cacciata anzitempo. Insomma, sarebbe stato meglio che il Pd fosse rimasto fuori da una competizione che doveva essere solo civica.

I disastri della sinistra a Manziana

E’ vero che in questi ultimi anni il Pd di Manziana ha tentato di rinnovarsi, buttando fuori i vecchi arnesi della vecchia politica, ma i metodi però sono rimasti gli stessi; scorretti. Tanto scorretti che un giornale locale, vicino al Pd, ha dedicato alle elezioni amministrative di Manziana un articolo in cui si parla solo della lista di Telloni, quella appunto appoggiata dal Pd, in totale dispregio non solo alla par condicio ma soprattutto all’etica di una corretta informazione giornalistica.

Per quanto riguarda i programmi, sulla carta – e solo lì – sono entrambi validi, anche perché i programmi lo sono sempre, con qualche eccesso verbale di proclami e di annunci, “faremo”, “istituiremo”, “attiveremo”, “incentiveremo”, “favoriremo” e cose così, alle quali ormai la gente crede fino a un certo punto.

Le priorità di Manziana: strade e discarica da rifare

A parte la gestione del monumento e del parco e la costante carenza di fondi, impegnativa di per sé, i problemi e le priorità di Manziana, a nostro modo di vedere, sono altre. Sostanzialmente lo stato di degrado delle strade, interne ed esterne, pericolosissime per moto, bici e pedoni. Poi, la qualità dell’acqua e il suo disperdersi in molti punti delle tubature. E la valorizzazione turistica. Ma su quest’ultimo punto entrambe le liste intendono fare qualcosa. Un altro vulnus del paese, spesso sottovalutato, è senza dubbio quello della discarica comunale, che non funziona come dovrebbe, e comunque non in modo da giustificare i 500 euro annui che paghiamo. Anche la raccolta porta a porta andrebbe ripensata, per evitare che il paese, ogni sera, diventi una discarica a cielo aperto con sacchi di spazzatura in ogni strada: non è un grande biglietto da visita per Manziana…