A Pomezia ancora fango contro la storia

Pomezia

A Pomezia i soliti ignoti continuano a dare pessimo spettacolo, gettando fango immeritato sulla città. Nei giorni scorsi le Foibe, ora l’Olocausto ebraico.

A Pomezia nuovo episodio

Sono in corso accertamenti dei carabinieri sulle scritte antisemite apparse stamattina davanti a due scuole di Pomezia, vicino Roma, impegnate in alcune iniziative sulla Shoah. “Calpesta l’ebreo”, con una stella di David e la croce celtica hanno scritto sull’asfalto davanti a un istituto e “Anna Frank brucia”, con accanto una svastica, e poi “Parlateci delle foibe” davanti all’altro. Al vaglio dei carabinieri di Pomezia eventuali registrazioni di telecamere che potrebbero aver ripreso i responsabili.

Dalla Foibe alla Shoah

Alcuni giorni fa sempre a Pomezia era stata imbrattata una lapide dedicata ai martiri delle foibe su cui era stato scritto con vernice spray “Fasci appesi” con accanto falce e martello e il simbolo dell’anarchia.

“Rimaniamo sgomenti di fronte alla notizia di scritte antisemite all’ingresso di due scuole di Pomezia. Il luogo è la fotografia esatta del rischio che corriamo, ossia quello di un odio che punta a ghermire i più giovani”. Lo dichiara in una nota la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli. “Per questo motivo, occorre rinsaldare una vera alleanza educativa tra famiglie, scuole, istituzioni affinché il germe peggiore della storia venga stroncato”, conclude.

Rischio di emulazione

E’ evidente che si corre anche il rischio di una pericolosa emulazione che non fa affatto bene al già teso clima politico nel Paese. E sarebbe ancora meglio se le forze politiche evitassero di cavalcare le tragedie della storia in senso negazionista. Perché davvero non c’è bisogno di ulteriori lacerazioni su vicende che sono costate un numero impressionante di vite umane, assassinate dall’odio etnico.