A Roma fallisce lo sciopero della sinistra: autisti e tassisti non aderiscono: “Insensato”

Il venerdì nero per treni, mezzi pubblici, taxi e Ncc è, forse, meno nero di quanto si prospettasse fino a ieri. Sono molti, infatti, ad aver scelto di non aderire allo sciopero generale promosso da Cgil e Uil, che prevedeva lo stop dei servizi dalle 9 alle 13 di oggi. Al terminal dei bus della stazione Trastevere di Roma, gli autobus in sosta e pronti a partire, sono diversi. “No, non sciopero, sono entrato da due mesi in azienda e, in tutta onestà, mi servono i soldi”, racconta all’Adnkronos Marco, giovane autista dell’Atac. “Ho una famiglia da mantenere e un mutuo da pagare“, aggiunge, “per questo ho scelto consapevolmente di lavorare”.
“Questo non mi sembra un vero sciopero. Mi pagano per lavorare e quindi oggi sono qui”
“Non scioperare oggi è una mia personalissima decisione”, racconta Paolo, che a bordo del 719 attende che gli ultimi passeggeri finiscano di salire sul bus. “E’ una mia convinzione personale che non ha nulla a che vedere con i soldi, con il portare la pagnotta a casa. Semplicemente non credo che questo sia uno sciopero sensato“. Con lui concorda Valerio, un altro autista dell’Atac: “Ho una mia visione di sciopero e questo non mi sembra un ‘vero sciopero. Mi pagano per lavorare e quindi oggi sono qui”.

I tassisti: non è sciopero che ci riguarda, nessuno aderisce
La situazione non è diversa al piazzale dei taxi, di fronte alla stazione Trastevere. Qui, gli autisti sono disposti in fila ordinata, in attesa dei clienti. “No, non sciopero”, racconta all’Adnkronos Michele, tassista con vent’anni d’esperienza. “Lavoro come lavorano tutti i miei colleghi, onestamente penso che l’1% di noi abbia scioperato oggi; non c’è stata nemmeno una grande comunicazione nei nostri confronti, quindi, semplicemente, stamattina sono montato sul mio taxi e mi sono messo a lavorare”. “Non penso sia uno sciopero che ci riguarda”, gli fa eco Claudia, una giovane tassista. “Ieri nelle nostre chat si è parlato della questione sciopero, ma nessuno ha scritto di aderire. Alla fine che c’era lo sciopero l’abbiamo saputo prima dai giornali”, conclude.