A Roma il set di ’40 secondi’, film ispirato a Willy Monteiro: location e cast

Roma, Willy Monteiro, via al film 40 secondi

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Roma, l’11 luglio 2025 il quartiere Primavalle ospiterà il set del film 40 Secondi, ispirato alla tragica morte di Willy Monteiro Duarte. Per permettere lo svolgimento delle riprese, Roma ha concesso alla casa di produzione Eagle Pictures l’occupazione temporanea del suolo pubblico in via del Podere Fiume, nel tratto compreso tra i civici 28 e 38. In quel tratto sarà attivo un divieto di sosta con rimozione forzata per l’intera giornata, sul lato dei numeri dispari.

Le riprese interesseranno un’abitazione privata in via del Podere Trieste, civico 20, e una scuola, dove si gireranno numerose scene in interni. La presenza della troupe e delle attrezzature causerà modifiche temporanee alla circolazione e alla sosta. Una trasformazione momentanea del quartiere in palcoscenico, in nome di un cinema che vuole raccontare fatti reali e colpire nel profondo.

Sette settimane di riprese per un film di memoria civile su Willy Monteiro

Il film è scritto e diretto da Vincenzo Alfieri, in collaborazione con Giuseppe Stasi, e si basa sul libro 40 secondi. Willy Monteiro Duarte. La luce del coraggio e il buio della violenza della giornalista Federica Angeli, edito da Baldini+Castoldi.

Le riprese sono iniziate il 16 giugno scorso e andranno avanti per sette settimane, coinvolgendo varie zone di Roma e dei suoi dintorni. La data di uscita è già fissata: 40 Secondi arriverà nelle sale italiane il 20 novembre 2025, distribuito dalla stessa Eagle Pictures, che ha recentemente prodotto anche il successo Il ragazzo dai pantaloni rosa.

La scelta dei luoghi per le riprese non è casuale: la città diventa elemento narrativo e simbolico, testimone silenziosa di una storia vera che ha scosso il Paese. La zona di Primavalle è stata selezionata per restituire la dimensione quotidiana e autentica che caratterizza la vicenda.

Una storia che ha scosso l’Italia, quella di Willy Monteiro

Willy Monteiro Duarte fu ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020 da un branco di aggressori, mentre cercava di difendere un amico durante una lite. Aveva 21 anni.

La sua morte, brutale e senza senso, è diventata un simbolo del coraggio, dell’altruismo e della violenza cieca che può colpire all’improvviso. Il film ricostruisce quei momenti drammatici e le ore che li precedettero, nel tentativo di raccontare non solo i fatti, ma anche il contesto sociale e culturale che li ha resi possibili.

Il titolo 40 Secondi richiama il brevissimo tempo in cui si è consumata la tragedia, a sottolineare quanto sia sottile il confine tra la normalità e l’irreparabile.

Un cast giovane per un racconto autentico

Il protagonista è Francesco Gheghi, già visto in Mani nude e Familia, e fresco vincitore del premio Biraghi ai Nastri d’Argento 2025. Accanto a lui recitano Enrico Borello e Francesco Di Leva, entrambi suoi colleghi nel film Familia, insieme a Beatrice Puccilli (Adorazione, Quell’estate con Irène), Sergio Rubini e Maurizio Lombardi. Un cast che unisce talento giovane e volti noti del cinema italiano.

Il regista ha voluto anche volti nuovi, selezionati tramite street casting. Tra questi, Giordano Giansanti e Luca Petrini, scelti per interpretare i coetanei del protagonista. Una scelta che punta a restituire realismo, credibilità e intensità emotiva, in linea con il taglio crudo e diretto della storia.

Cinema d’impegno e spazio urbano: un legame sempre più forte

Roma, ancora una volta, si conferma come capitale del cinema impegnato. Le sue strade, i suoi quartieri e i suoi volti diventano scenografie reali per storie che parlano al Paese. 40 Secondi non è solo un film, ma un atto di memoria e coscienza civile.

L’amministrazione comunale, attraverso il Dipartimento Attività Culturali, ha sostenuto le riprese autorizzando l’utilizzo di spazi pubblici, segno di un’attenzione crescente verso il ruolo del cinema come strumento sociale.

Il set a Primavalle è solo un tassello di un racconto più ampio: quello di un’Italia che non vuole dimenticare.