A San Lorenzo si cammina con la mascherina. Ma per la puzza

A San Lorenzo si continua a camminare indossando la mascherina. Ma non perché nel celebre quartiere della movida romana il covid sia più aggressivo. Ma semplicemente per il cattivo odore. Che sale dalle strade e dai marciapiedi appena sorge il sole. E inizia a fare caldo. Conseguenza diretta della mal movida, con i più irriducibili che rimangono fuori casa fino all’alba. E ovviamente dopo avere bevuto fiumi di birra, con i locali chiusi da un bel pezzo fanno i loro bisogni all’aperto. Una situazione insostenibile, come ha denunciato la scrittrice e blogger Melissa P. Residente nel quartiere, e che si è espressa con un giudizio lapidario. ‘Le loro feste per noi sono un incubo’, ha dichiarato la giovane opinionista. E certamente la stragrande parte dei residenti è d’accordo con lei.

Movida violenta: vigili accerchiati a San Lorenzo, bottigliate a Campo de’ Fiori

Non solo risse e rumori. Adesso a San Lorenzo il problema sono i rifiuti dopo le notti brave

A San Lorenzo resistono le mascherine all’aperto, almeno se vuoi sopravvivere alla puzza di piscio che esala dall’asfalto” ha dichiarato la scrittrice Melissa Panarello, anche nota come Melissa P. “Ubriachi fanno pipì ovunque, di notte, e il tanfo è intollerabile”. Non è però soltanto un problema di olezzi quello con cui bisogna rapportarsi.

“Non dormiamo più, la notte prima di andare a dormire chiudo tutte le finestre, sembrano i giri di chiave di una cella, dopo le 23 siamo prigionieri. Moriamo di caldo, non respiriamo, ma se apriamo ci innervosiamo ancora di più a sentire le urla. A quel punto ti viene proprio voglia di scendere e prendere a pugni chiunque” ha commentato Panarello. Non è d’altra parte la prima volta che la scrittrice lamenta problemi legati alla movida di San Lorenzo.

Un problema che si trascina da parecchio

In passato aveva anche lanciato un’iniziativa simbolica: un fine settimana dedicato alle letture in piazza. In quel caso dandosi appuntamento a mezzanotte a Largo degli Osci. Un modo per rivendicare il fatto che “la piazza è pure nostra” e, di conseguenza, per protestare “contro il chiasso infernale”. Un problema che, con il passare degli anni, non è stato risolto.

L’ SOS del Municipio

Le condizioni in cui versa il quartiere sono tali che anche la presidente del Municipio II Francesca Del Bello, per contenere gli effetti di una movida “alcolica e violenta” ha chiesto un provvedimento alla Sindaca. A Raggi è stato chiesto di firmare un’ordinanza per imporre la chiusura dei locali alla mezzanotte. A San Lorenzo però, a restare chiuse, sono le finestre di quanti provano a resistere agli schiamazzi. E con il caldo estivo, dover rinunciare anche al venticello notturno, non è proprio un gran vivere.