A Tivoli è vietato dar da mangiare ai piccioni, per “tutelare la salute”: identificati due trasgressori

Piccioni a Tivoli

Erano le 6 del mattino, in giro c’erano poche persone quasi nessuno, così due persone ne hanno approfittato per farsi una passeggiata fino in piazza Garibaldi a Tivoli e lanciare un po’ di mangime ai piccioni, forse ignari del nuovo regolamento comunale.

Sul posto, questa mattina, sono intervenute le Guardie Zoofile Kronos che hanno identificato i due lasciandoli Andale solo con un rimprovero: in base al nuovo Regolamento comunale sulla tutela degli animali, approvato lo scorso mese, è vietato su tutto il territorio comunale dar da mangiare ai colombi liberi.

Un pericolo per la salute

Perché? Per “contenere la crescita delle colonie, tutelare la salute pubblica, il decoro urbano e preservare il patrimonio architettonico, spesso danneggiato dal guano, che può anche veicolare germi patogeni e allergeni”, fa sapere il Comune. Quindi è una scelta per la pubblica igiene e sicurezza.

“Il piccione può trasmettere oltre 60 malattie, alcune pericolose anche per l’uomo e gli animali domestici, tra cui salmonellosi, ornitosi e criptococcosi. Sono al vaglio diverse soluzioni per ridurre la popolazione in modo etico e sostenibile: l’Amministrazione – ed in particolare l’Incaricato alla tutela degli animali Antonello Livi – sta valutando la sterilizzazione dei piccioni in ambito urbano, o la colombicoltura controllata, un metodo di controllo delle nascite che eviterebbe la soppressione dei piccioni”, Continua il Comune di Tivoli.

Sempre più Comuni approvano l’ordinanza

Quello che sembrava un problema solo nelle grandi città, negli ultimi tempi si è spostato anche in provincia. Sempre più Comuni in Italia, nell’ottica del contrasto delle malattie che possono trasmettere i piccioni, approvano l’ordinanza che vieta di dargli da mangiare. Per chi trasgredisce sono previste anche multe molto salate che possono arrivare fino a 500 euro. Ovviamente le cifre possono variare da Comune a Comune. 

A Roma

A Roma ad esempio secondo il regolamento tutela animali del Campidoglio è “fatto divieto su tutto il territorio comunale di somministrare in modo sistematico alimenti ai colombi allo stato libero”, quindi di dare cibo agli animali su area pubblica che comporta una sanzione di 100 euro.