Abusa a 15 anni della cugina di 6: condannato dopo 10 anni non finirà in carcere

Abusa

A 15 anni abusa della cuginetta che ne aveva solo 6. Un ragazzino lui, una bambina lei. Una differenza d’età enorme che non ha però impedito che tra le mura di una casa qualunque succedesse tutto questo.

2 anni e 8 mesi ma pena sospesa

Film porno, abusi, palpeggiamenti e la porta chiusa per masturbarsi. Per arrivare a una sentenza di condanna ci sono voluti ben 10 anni e oltretutto la pena del Tribunale dei Minori di Roma, 2 anni e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale, è stata subito sospesa.

Gli abusi nel 2014

La triste storia è datata 2014, quando l’imputato era ancora minorenne, poi la confessione della bambina alla madre diversi anni dopo le violenze e gli abusi. Da li la denuncia e poi le indagini, tra interrogatori e incidente probatorio, infine il processo, iniziato a fine 2021 e terminato lo scorso giovedì in aula con la sentenza.

L’ex adolescente, che oggi ha 25 anni, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi. Ma la pena, che poteva arrivare fino a 24 anni, è stata sospesa. Per il condannato non si apriranno quindi le porte del carcere.

Cosa dice la legge

Il reato di atti sessuali con minorenne è punito dall’art. 609-quater del codice penale ed è un crimine particolarmente grave che consiste nel compiere atti che violano l’intimità del minore, compromettendone il sano e libero sviluppo psicofisico. In Italia, il reato di atti sessuali con minorenni è trattato con la massima severità, tant’è vero che è punito con la stessa pena prevista per la violenza sessuale, ossia con reclusione da 6 a 12 anni.

Nell’ipotesi in cui il minore abbia già compiuto i 16 anni la pena va da 3 a 6 anni di reclusione. Qualora il minore non abbia ancora compiuto i 10 anni, tuttavia, la pena è raddoppiata, per cui va da un minimo di 12 a un massimo di 24 anni di reclusione.

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