Acilia, distruggono i lunotti delle auto in sosta per svaligiarle: due giovani in arresto

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Notte di paura e rabbia per i residenti di via Ippolito Desideri, ad Acilia. Alle 1.30 circa, il silenzio del quartiere è stato interrotto da rumori sospetti provenienti dalle auto in sosta. Alcuni abitanti, affacciatisi dalle finestre, hanno assistito increduli alla scena: due giovani intenti a colpire i vetri delle vetture per aprirsi un varco all’interno. La chiamata al 112 è stata immediata.

L’intervento fulmineo dei Carabinieri

Pochi minuti dopo, una pattuglia della Stazione di Roma Casal Palocco è piombata sul posto sorprendendo i malviventi con le mani nel sacco. Uno di loro, romano di 26 anni, e l’altro, cittadino romeno di 21, stavano ancora armeggiando su un’auto quando sono stati bloccati dai militari. Non si trattava di un colpo isolato: nel giro di pochi metri erano già quattro le vetture con i lunotti spaccati e gli interni messi a soqquadro.

La prova degli arnesi da scasso

Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato addosso ai due un vero e proprio kit del ladro: cacciaviti, leve metalliche e altri arnesi tipici dei furti su strada. Un dettaglio che ha fugato ogni dubbio sulla loro intenzione e ha aggravato ulteriormente la loro posizione. Il sequestro del materiale ha confermato la professionalità improvvisata ma determinata con cui i due agivano, nonostante l’inesperienza che li ha traditi davanti agli occhi vigili dei residenti.

Il bilancio dei danni

Il sopralluogo dei militari ha restituito l’amara conta della notte: quattro automobili danneggiate, vetri in frantumi e abitacoli rovistati. Un colpo secco non solo per i proprietari, che ora dovranno fare i conti con spese impreviste, ma anche per il senso di sicurezza collettivo di chi abita in quella strada. La rapidità dell’intervento, però, ha impedito che la razzia si estendesse ulteriormente, scongiurando un danno ben più grave.

L’arresto e le accuse

Condotti in caserma, i due giovani sono stati arrestati con le accuse di tentato furto aggravato e danneggiamento. Il giudizio spetterà ora al tribunale, ma la flagranza del reato e la quantità di prove raccolte lasciano poco spazio alle giustificazioni. Una notte che, per loro, si è conclusa dietro le sbarre e con un futuro giudiziario già segnato.

La reazione del quartiere

Tra i residenti, intanto, serpeggiano indignazione e sollievo. Indignazione per l’ennesimo episodio di microcriminalità che colpisce una zona residenziale già provata da simili episodi negli ultimi anni; sollievo perché la risposta delle forze dell’ordine è stata tempestiva ed efficace. Non pochi, nelle prime ore del mattino, si sono ritrovati a commentare l’accaduto tra vetri rotti e auto danneggiate, sottolineando l’importanza di una comunità attenta e pronta a collaborare con chi garantisce la sicurezza.

Una ferita nella quotidianità

Il gesto dei due giovani, apparentemente banale nella sua brutalità, rappresenta molto più di un tentato furto. È la violazione di uno spazio privato, la frantumazione della normalità quotidiana di chi, la mattina, trova la propria auto devastata. Un atto che lascia cicatrici non solo materiali ma anche emotive. E che richiama con forza il tema della tutela del territorio e della sicurezza urbana.