Acilia, il caso del parcheggio esplode, alberi VS stalli: Gualtieri e Falconi ‘sfidano’ i cittadini in assemblea il 5 dicembre

stazione di acilia

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Acilia, se non è una ‘sfida’ politica poco ci manca: la miccia si è riaccesa ad Acilia Sud-Dragona, dove il parcheggio nato per rendere “completa” la nuova stazione della Metromare rischia di diventare un caso politico cittadino a dir poco incandescente. Nel giro di pochi giorni, il clima è passato dal confronto tecnico in Campidoglio con i comitati, alla resa dei conti pubblica convocata alla stazione direttamente dai vertici di Campidoglio e Municipio. L’incontro pubblico si svolgerà venerdì 5 dicembre, alle 17. Un’assemblea aperta ai cittadini al Centro Anziani “San Giorgio”, con la presenza annunciata del sindaco Roberto Gualtieri, della giunta e dei vertici del Municipio X (i cui termini sono stati resi pubblici da Canale 10) e dal mini sindaco Falconi.

Ii comitati alla Giunta Gualtieri: “No abbattimento alberi”

Nel primo faccia a faccia di fine novembre, le reti civiche (WWF, Legambiente, Italia Nostra e comitati locali) raccontavano a mezzo stampa un epilogo amaro del confronto con l’assessora capitolina ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini. Secondo comitati, associazioni e cittadini, la scelta progettuale del Campidoglio era “già definita” e la proposta alternativa da loro proposta — 154 posti auto, zero abbattimenti di alberi, meno consumo di suolo — sarebbe stata scartata per ragioni di tempi, vincoli contrattuali e rischio di perdere risorse legate al Giubileo.

Ora, però, l’amministrazione Gualtieri alza il livello: non più un tavolo tra uffici e tecnici, ma un appuntamento politico e pubblicocon sindaco, assessori e presidente del Municipio Mario Falconi. Una mossa che suona come risposta ai cittadini stessi: da una parte “serve un parcheggio”, dall’altra “si fa pagando un prezzo ambientale”.

Il cuore dello scontro: mobilità contro credibilità

Il Campidoglio sostiene di stare costruendo un nodo di scambio moderno: la configurazione comunicata dal Comune parla di 218 posti auto e 61 stalli per cicli e motocicli, con nuove alberature, pavimentazioni permeabili e interventi anti “isola di calore”.

Ma i comitati, associazioni e cittadini non contestano solo il ‘disegno’ del progetto e l’abbattimento di alberi e il consumo di suolo: contestano il metodo politico. L’accusa politica è semplice e bruciante: “ci avete chiamato quando ormai non si poteva cambiare nulla”. E infatti annunciano vigilanza su espianti, reimpianti e trasparenza (a partire dagli elaborati esecutivi).

Dietro le quinte c’è anche l’ansia da cronometro, per il Campidoglio e il Municipio: l’opera è inserita nel pacchetto Giubileo e, nelle comunicazioni istituzionali, viene considerata cruciale per non perdere finanziamenti e per rendere davvero funzionale la stazione.

Una stazione nuova, ma ancora incompleta

Il quadro generale non aiuta: la stazione è stata inaugurata ad agosto, ma tutto il progetto “di accesso” resta una promessa in corso. Anche il collegamento pedonale verso Dragona — fondamentale per cucire due quartieri separati da arterie pesanti — è parte della partita: la Regione Lazio ha annunciato la firma dei contratti per il sovrappasso pedonale tra Acilia Sud e Dragona.

Perché l’assemblea è un passaggio chiave (e rischioso)

Per Gualtieri e Falconi l’assemblea è una scommessa: o diventa il momento della “chiarezza” (tempi, lavori, alberi, compensazioni, cantieri), oppure si trasforma nell’ennesimo sfogo pubblico che certifica una frattura: Roma che corre per scadenze e fondi, e i quartieri che chiedono ascolto vero prima delle ruspe. E ad Acilia, ormai, non si discute solo di parcheggi. Si discute di fiducia.